È uno dei dati diffusi dall’Irvo, l’Istituto regionale Vini e Olii di Sicilia. Un fermo immagine che fa parte del report annuale zeppo di tanti numeri che stiamo spulciando e su cui tireremo fuori una serie di notizie anche nei prossimi giorni.
Un dato importante riguarda il confezionamento della Doc Sicilia, la denominazione più importante della regione e tra le più importanti d’Italia per numeri (oltre 90 milioni di bottiglie lo scorso anno) e qualità. Il 2020, evidenzia il report dell’Irvo, ha visto un lieve aumento sul quantitativo della Doc Sicilia che viene imbottigliato fuori dall’Isola. Il 48,7 per cento, ovvero quasi 330 mila ettolitri pari a quasi 44 milioni di bottiglie sono state confezionate fuori dalla Sicilia dal gruppo di aziende che beneficia di una deroga ottenuta al momento del varo della denominazione, quasi una decina di anni fa.
Nel 2019 l’incidenza è stata del 47,2 per cento sul totale di bottiglie Doc Sicilia prodotte. Il leggero aumento è dovuto probabilmente al fatto che la quantità venduta nella grande distribuzione è cresciuta a causa del canale horeca praticamente chiuso in Italia come all’estero. E questa situazione ha favorito soprattutto le grandi aziende del nord Italia abituate ai grandi quantitativi e a cui è consentito di imbottigliare fuori dalla Doc. Per gli amanti dei numeri, come si evince dalla tabella, la Doc Sicilia ha totalizzato nel 2020 oltre 676 mila ettolitri contro i 717.288 dell’anno precedente. Il confronto tra le bottiglie: 90,2 milioni nel 2020, 95,6 milioni nel 2019.
C.d.G.