Salva la vendita per asporto di vino anche dopo le ore 18 in Lombardia.
È quanto afferma la Coldiretti regionale nel commentare la nuova ordinanza anti contagio per l’emergenza coronavirus che recepisce le osservazioni fatte da Coldiretti alla Regione. Con il nuovo testo è stata ripristinata la vendita da asporto delle bevande alcoliche senza il limite orario previsto nella precedente ordinanza per gli esercizi pubblici, commerciali e per le attività artigianali, compresi quindi cantine e supermercati. “Grazie al presidente Fontana e all’assessore all’agricoltura Rolfi per aver condiviso le nostre osservazioni – commenta Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Lombardia – e per essersi impegnati a rivedere le misure in atto, compatibilmente con la situazione generale che stiamo attraversando, per salvaguardare l’attività e i posti di lavoro delle aziende vitivinicole colpite dagli effetti della crisi economica generata dal Covid”.
Sulla questione è intervenuta anche Unione Italiana Vini: “Uiv, a nome degli oltre 150.000 viticoltori rappresentati, intende ringraziare l’amministrazione e il presidente della Regione Lombardia per aver recepito nell’ordinanza numero 623 del 21 ottobre le richieste del settore. In particolare, sostiene l’associazione che esprime complessivamente il 50% del fatturato italiano di vino e l’85% del fatturato export, l’aver rimosso “il divieto di asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.00” consentirà alle aziende vitivinicole di limitare i danni che questa emergenza sta comportando ormai da mesi sia sul mercato interno che su quelli esteri”.
C.d.G.