La ripresa post-lockdown, i corsi, il sommelier del futuro. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Luigi Terzago, presidente nazionale della Fisar, Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, l’associazione nata nel 1972.
La prima notizia riguarda la rivista dell’associazione, “Sommelier” che ha vinto nei giorni scorsi il premio assegnato dalla giuria del prestigioso Gourmand World Cookbook Awards – The Summer Harvest, cookbookfair.com come miglior giornale dedicato al mondo del vino. “Questo successo è il segno che abbiamo investito in un progetto editoriale che trova ampio riscontro. A nome di tutta la Federazione, ringrazio la nostra Redazione che ha svolto un gran lavoro giornalistico fatto di professionalità e passione”, dice Terzago. “Siamo lieti di ricevere questo prestigioso riconoscimento – dichiara il direttore de Il Sommelier Alice Lupi – La rivista sta ottenendo dei risultati entusiasmanti grazie al lavoro di squadra portato avanti dalla Redazione con dedizione e competenza per offrire ai lettori un prodotto editoriale di alta qualità che descriva il mondo del vino con una visione olistica. Questo prestigioso Premio ci riempie di gioia e di soddisfazione”.
Poi si parla di attualità. “Come associazione abbiamo cercato di limitare i danni causati dalla grave emergenza sanitaria e quindi economica che ha colpito il paese – spiega il numero 1 di Fisar – Non abbiamo fermato i corsi delle nostre delegazioni, ma abbiamo autorizzato le lezioni in remoto, che era l’unico modo per portare avanti il programma. A settembre ripartiremo con l’entusiasmo di sempre e già i corsi programmati hanno fatto registrare un buon numero di iscrizioni”. Terzago, poi guarda all’immediato futuro: “Io sono un inguaribile ottimista, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno – dice – Rispetto all’anno scorso non abbiamo avuto un calo del numero dei soci, che si attesta intorno a 13 mila iscritti. L’unico dubbio che mi rimane è pensare a quello che succederà nel 2021. Non parlo di associazione, ma in generale del mondo del lavoro sia negli hotel che nei ristoanti. Formiamo dei professionisti e temo che non tutti riusciranno a trovare lavoro, perché ancora ci porteremo avanti gli strascichi di questa crisi. Cercheremo di trovare delle misure adeguate per chi ha voglia di investire in questo mondo e ha delle difficoltà economiche”.
I corsi Fisar sono seguiti anche da semplici appassionati, ma soprattutto da chi vuole intraprendere questa attività: “Credo che purtroppo in Italia ci sia ancora poca valorizzazione della figura del sommelier – dice Terzago – E invece oggi, secondo me, è una figura ancora più importante rispetto al passato. Il sommelier è diventato una sorta di trait d’union fra il produttore di vino, il ristorante e il cliente finale. Ha il ruolo di divulgatore di un territorio. E mai come adesso, con la crisi che ha investito il settore della ristorazione e della hotellerie, può contribuire a raccontare realtà italiane importanti che non vanno dimenticate”.
G.V.