Artista, Master of Wine, membro della Facoltà dell’International Vinitaly Academy, Sarah Heller è una donna dinamica con tantissimi interessi che in breve tempo ha raggiunto traguardi di assoluto prestigio.
Personaggio di spicco del modo del vino, è impegnata in diversi progetti sia ad Hong Kong, dove risiede, che nel resto del mondo. Importante la sua recente collaborazione con Gelardini & Romani Wine Auction iniziata per la grande asta del 17 maggio, dove si è registrato un considerevole successo a conferma delle potenzialità dei top wine italiani, sempre più apprezzati e ricercati nei mercati dell’Estremo Oriente.
(L’asta dello scorso 17 maggio)
La partnership verrà rinforzata con l’evento del prossimo 22 ottobre che con una cena di gala celebrerà l’apertura di una mostra storica che vede la collaborazione tra la Galleria degli Uffizi e l’Hong Kong Government’s Leisure and Cultural Services Department. Sarah assume così un ruolo di primaria importanza nella promozione dell’Italia del vino a Hong Kong.
(L’opera della Heller sul Brunello Biondi Santi)
Durante l’asta del 17 maggio è stata protagonista con la sua passione, la sua profonda conoscenza del vino italiano e le sue opere d’arte, quadri che rappresentano una forma di espressione assolutamente nuova legata ai profili sensoriali dei vini. Sarah racconta: “Ho studiato Arte all’Università di Yale negli Stati Uniti. In quel periodo ho iniziato a cucinare e ho sviluppato un notevole interesse per il mondo della gastronomia. Ho fatto una scuola di cucina a New York e mi sono avvicinata anche al vino. I miei genitori erano un po’ stupiti da tutto questo, ma l’attrazione per il mondo del cibo e del vino cresceva in me costantemente. Dopo la fine degli studi mi sono trasferita a Torino, dove ho lavorato in un ristorante. Il mio soggiorno in Piemonte mi ha permesso di assaggiare vini formidabili, anche molto particolari, cosa che mi ha dato un’apertura mentale che ritengo sia fondamentale per capire questo mondo. Ricordo con piacere vini come il Ruchè di Castagnole Monferrato, un rosso dalle caratteristiche uniche. Vicino casa c’era anche un’enoteca, dove spesso compravo vini, non solo piemontesi, ma anche di altri territori. Da qui in poi è stato un susseguirsi di esperienze e studi, da New York nel settore import fino a diventare la più giovane Master of Wine dell’Estremo Oriente”.
(I vini per la cena di gala all’Hong Kong Museum of Art)
Sarah ha realizzato diversi quadri molto particolari, combinazioni di immagini digitali e figure dipinte a mano ispirate dai profumi e dai sapori dei vini, dal ricordo delle degustazioni e anche da emozioni più profonde. “Cercavo un modo diverso per comunicare il vino e l’ho trovato nel mio background. Quando degustiamo parliamo di colore, fiori, frutta, spezie e tanto altro. Questo è un modo per far capire quali siano le caratteristiche del vino, allora perchè non fare lo stesso utilizzando un linguaggio diverso come le arti figurative ? E’ interessante andare oltre le descrizioni convenzionali – spiega Sarah – In ogni dipinto c’è anche una particolare forma, una sagoma fatta da una linea sopra le immagini. E’ un’interpretazione della tessitura del vino, fatta di intensità, trama, struttura, lunghezza. Credo che sia molto importante perchè spesso ci soffermiamo molto sui descrittori, ma è fondamentale capire il profilo e lo stile del vino. Sono sicura che qui le mie opere vengono capite sempre meglio perchè ci sono tantissimi appassionati. Il numero di persone che studiano e degustano vino è in costante crescita, soprattutto in Cina. In questo modo si crea una base culturale che fornisce la giusta chiave di lettura”.
(Umberto Bombana)
Passando alla collaborazione con Gelardini & Romani, Sarah esprime la sua particolare soddisfazione: “Sono davvero contenta, i titolari dell’azienda si sono dimostrati molto aperti a queste nuove idee, credendo che l’arte potesse rappresentare un valore aggiunto, qualcosa capace di creare con il vino un insieme di maggior pregio rispetto allo stesso prodotto considerato singolarmente. E’ stato un giorno lungo e impegnativo quello dell’asta, ma anche bello perchè la gente ha capito l’associazione arte-vino. Sono rimasta stupita dal grande interesse e dai prezzi raggiunti da alcuni lotti come ad esempio quello con le tre annate di Brunello Riserva di Biondi Santi”. Sono stati proposti diversi lotti di vini molto pregiati comprendenti anche il quadro di Sarah che descrive l’esperienza sensoriale delle etichette in questione (si tratta di una delle 12 copie di ogni opera realizzate). In particolare 3 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi (1971, 1985 e 1997) provenienti direttamente dalla cantina storica della Tenuta Il Greppo, vendute a 3.982 euro, con un incremento del 431 per cento sulla base d’asta. Abbiamo chiesto a Sarah quali sono i vini italiani di maggior successo in questo momento e quali pensa lo saranno in futuro: “A Hong Kong c’è un’ottima conoscenza dei grandi classici come Borgogna, Barolo, Barabaresco, Brunello e Super Tuscan. Si cercano soprattutto i produttori tradizionali come Aldo Conterno, Giacomo Conterno, Biondi Santi, Soldera e molti altri. Ci sono poi vini come ad esempio Le Pergole Torte di Montevertine che sono molto apprezzati perchè gli appassionati vanno oltre la denominazione, approfondiscono gli studi e in questo caso sanno chi era Sergio Manetti, hanno grande rispetto per quello che ha fatto e, nello stesso tempo, riconoscono la qualità del prodotto. In futuro penso che i vini dell’Etna possano giocare un ruolo importante perchè offrono una grande varietà di espressione con le Contrade, piccole aree con caratteristiche diverse tra di loro”.
Il trend dei fine wine ha visto negli ultimi 15 anni a Hong Kong il sorpasso del Piemonte sulla Toscana (Super Tuscan in particolare), ci si è spostati sui vini eleganti e sul monovitigno (Borgogna, Barolo e Barbaresco). Da questo punto di vista l’Italia con i rossi da Nebbiolo, quelli da Sangiovese e l’Etna Rosso offre più opzioni rispetto alla Francia che può contare solo sul Pinot Nero. I vini che hanno più successo in questo momento sono i grandi Barolo e Barbaresco, anche se i prezzi hanno raggiunto livelli che non lasciano immaginare ulteriori incrementi. L’Etna può rappresentare il futuro, ma ancora c’è tanto da lavorare e uno storico da costruire che richiede tempo. Probabilmente oggi la potenzialità è sul Sangiovese: vini come Le pergole Torte o il Chianti Classico Il Poggio di Castello di Monsanto vanno molto bene nelle aste, c’è un’ampia disponibilità di annate e grandi margini di crescita in termini di prezzo. Hong Kong manterrà la sua indipendenza fino al 2047 e si conferma oggi capitale del lusso e della finanza, offrendo la massima sicurezza sia per le persone che per i capitali. L’asta del 17 maggio di Gelardini & Romani ha dimostrato che gli acquirenti importanti sono qui e che i vini italiani sono sempre più apprezzati. Sono stati battuti lotti per un valore di 550 mila euro, cifra che sarebbe sicuramente aumentata se ci fosse stato un maggior numero di bottiglie. La disponibilità di vino ha rappresentato in questo caso l’unico limite.
Raimondo Romani illustra alcuni elementi importanti emersi da quest’ultimo evento: “L’asta con la presenza fisica e la partecipazione in sala è fondamentale. Ce lo confermano i numeri con meno del 3 % del valore del venduto realizzato online. La cosa più importante è il coinvolgimento, l’esperienza, così come i rapporti personali e di fiducia con i clienti che vogliono interagire e vivere il momento dell’acquisto”. Poi precisa: ”Chi vuole investire sul vino lo compra alla fonte quando esce. Qui le bottiglie in asta vengono acquistate da chi vuole bere un vino maturo senza dover aspettare. A Hong Kong i clienti sono molto preparati, cercano precise annate, sanno che il vino non dura in eterno e vogliono stappare le bottiglie. In questo preciso momento c’è una grande opportunità per i ristoratori italiani che hanno vini in cantina immobilizzati da tempo. Bisogna però prendere decisioni rapidamente per sfruttare l’attuale trend positivo affidandosi ad una casa d’aste italiana che permette di spedire le bottiglie a Hong Kong solo dopo l’esito della vendita. Inoltre, il governo ha esteso le restrizioni di ingresso nel Paese al 31 dicembre, di conseguenza è molto probabile che fino alla fine dell’anno saremo gli unici in grado di fare un’asta con la presenza fisica in sala”. Ora ci si prepara per ottobre, mese in cui Hong Kong ospiterà un evento culturale, probabilmente il più importante dell’anno, che vedrà 45 opere provenienti dalla Galleria degli Uffizi, fra le quali una dozzina di dipinti di Botticelli, esposte qui in Estremo Oriente. Fa parte delle iniziative che celebrano l’anno della cultura e del turismo Italia-Cina e il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra le due nazioni. Giorno 22 ottobre si terrà un galà di raccolta fondi presso l’Hong Kong Museum of Art con il sostegno del Consolato Generale d’Italia di Hong Kong e della Fif (First Initiative Foundation). Il ricavato sarà impiegato in programmi educativi per la formazione dei giovani. Ci sarà una cena con circa 400 persone, divise in 40 tavoli con costi compresi tra 200 e 450 mila HKD (circa 22-50 mila euro). I piatti saranno realizzati da Umberto Bombana, famoso chef e titolare del ristorante Otto e Mezzo Bombana, da anni tre stelle Michelin.
La Gelardini & Romani Wine Auction con la consulenza di Sarah Heller sarà partner ufficiale per selezionare i vini che verranno abbinati al menu. Inoltre ci sarà un’asta con 10 lotti da minimo 100 mila HKD, dei quali uno sarà composto da un’opera di Sarah Heller più un grande formato di Le Pergole Torte di Montevertine. Sarà inoltre realizzato un docufilm sull’evento (le riprese sono già iniziate) che andrà in onda su tutti i voli Cathay Pacific e Cathay Dragon dall’inizio del prossimo anno per 3 mesi. Lo scorso 15 luglio è stata fatta una cena sotto la direzione di Umberto Bombana nel corso della quale Sarah Heller ha verificato la validità degli abbinamenti dei tre vini scelti, il Testatmatta Bianco 2018 di Bibi Graetz, il Montevertine 2015 e il Brunello di Montalcino 2008 di Biondi Santi. Questo il risultato del pairing tecnico: il bianco verrà abbinato con la prima portata, mentre i due rossi verranno serviti insieme con seconda e terza portata per permettere agli intervenuti di poter apprezzare due espressioni di Sangiovese diverse per territorio e grado di maturità. Intanto in Italia il coinvolgimento di Chiara Ferragni con lo shooting alla Galleria degli Uffizi, realizzato per Vogue Hk in collaborazione con la First Initiative Foundation al fine di promuovere l’evento di Hong Kong, ha generato un forte eco mediatico che è andato al di là di quanto ci si potesse aspettare, coinvolgendo tantissime testate, dalle più importanti a quelle locali.
C.d.G.