Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 169 del 10/06/2010

LA NOMINA “Così rilancerò il pecorino”

10 Giugno 2010
massimo_todaro massimo_todaro

LA NOMINA

Massimo Todaro è il nuovo presidente del Consorzio di tutela: “Nell’ultimo biennio tante difficoltà. È ora di superare la crisi”

“Così rilancerò
il pecorino”

E’ uno dei più antichi formaggi prodotti in Sicilia. Le citazioni storiche risalgono al nono secolo avanti Cristo infatti, in uno dei passi più famosi dell’Odissea di Omero, quando Ulisse incontra Polifemo. E’ il pecorino siciliano, prodotto in tutte le aree montane dell’isola e che in ognuna di esse viene ribattezzato a seconda delle piccole varianti nella fase di produzione.

“Canestrato”, “musciu” nel catanese, “pepato” con grani di pepe nero, fresco, di primo sale, secondo sale o stagionato. Un prodotto caseario dunque che rispecchia il territorio dell’Isola. Eppure “negli ultimi due anni – spiega il neo presidente del Consorzio di tutela del pecorino siciliano, Massimo Todaro – è stato fatto ben poco”. Da qui l’obiettivo primario del neo presidente di riprendere in mano le redini per contrastare la scomparsa di un prodotto ‘storico’.
“Nell’ultimo biennio – prosegue Todaro – il Consorzio è stato inattivo. Sono così calate la produzione e la promozione”. Le prime mosse dunque per risollevare le sorti del pecorino siciliano saranno “proprio l’incentivazione di questi due aspetti sicuri che formaggi come il pecorino, ovvero formaggi Dop, possano sicuramente continuare a dare risposta ad allevatori ed agricoltori”. La qualità è infatti per Todaro al primo posto: “Soltanto attraverso prodotti di qualità si può superare la crisi. Quest’ultima c’è ed ha le sue ripercussioni in ogni settore, – prosegue – ma la qualità viene sempre premiata e ricercata”. Sarà dunque cura del Consorzio riportare il pecorino siciliano in auge “dando coraggio a chi ancora crede in questo prodotto – conclude Todaro – e continua a produrlo rispettandone i canoni”.

Sandra Pizzurro