LE GRANDI VERTICALI
Spettacolare degustazione di sedici annate del bianco di Regaleali dal 1988 al 2009 organizzata per Cronache di Gusto per il venticinquennale dell’etichetta. La piacevolezza che sfida il tempo con voti e commenti. Alberto e Giuseppe Tasca: “Un omaggio ai nostri nonni”
Nozze d’Oro, vino da record
di Francesco Pensovecchio
La robustezza e la genialità di un’idea non è mai avulsa dal concetto di tempo. Anzi, per il vino il tempo è il ring, la verifica di un giudice feroce ed impietoso. Per meglio comprendere la questione, suggeriamo due possibili test: il primo, semplice e piuttosto efficace, consiste nel lasciare del vino nel bicchiere per un paio di giorni.
In poche ore si possono valutare eventuali precipitazioni, velocità di ossidazione, perdita di persistenza aromatica olfattiva e gustativa.
Il secondo, decisamente più difficile e raro, offre un distillato dell’esistenza stessa del vino, una carta di identità che ne ritrae il profilo, l’educazione, l’animo, l’eccellenza. È la cosiddetta «verticale», un esame di più vendemmie dello stesso vino: più lunga è, più precisa sarà la valutazione, più grande il merito. In altre parole, la capacità di un vino di proporre nel tempo diverse espressioni di sé è un importante fattore di qualità, un fattore non infrequentemente unito all’unicità di un territorio. Diciamo subito che in Sicilia rimane poco. Gran parte delle aziende isolane fornisce un esame comparativo 4 o 5 annate consecutive, le ultime, dei moncherini temporali se paragonati ad altre parti d’Italia e d’Europa.
Gli esempi però ci sono. Tant’è vero che aziende con storia, esperienza e consapevoli del loro passato, conservano nei cassetti di cantina delle autentiche perle. È il caso di Tasca d’Almerita che, tra le maglie di un’ampia produzione, cela etichette di grande valore enologico. Nascosta alla furia consumistica del mercato, e retta da una scelta di partenza personale, Tasca produce dal 1984 il Nozze d’Oro, un’etichetta voluta dal conte Giuseppe Tasca per celebrare i 50 anni di matrimonio con sua moglie Franca. Per la fausta ricorrenza il conte Giuseppe decide per un blend tra Inzolia, un vitigno che i produttori di oggi snobbano senza vergogna, e Sauvignon Tasca, una varietà originatasi dal Sauvignon Blanc ed a Regaleali radicalmente mutata.
La vinificazione e l’affinamento avvengono in acciaio, con permanenza sui lieviti per alcuni mesi, ma senza legno. I cru sono tra i migliori disponibili in azienda: Barbabietole, con un impianto del 1972, Santa Luisa e Santa Tea. Dopo 25 anni, potremmo dire le Nozze d’Argento del Nozze d’Oro e col naso nel bicchiere, non possiamo non congratularci per le scelte del Conte Giuseppe. Alberto e Giuseppe Tasca lo dimostreranno con una verticale spettacolare dal 1988 al 2009, sedici annate quelle degustate. “Questa verticale è un omaggio ai nostri nonni”, hanno affermato Giuseppe e Alberto Tasca d’Almerita. Ciò che colpirà di più, oltre l’inaspettata longevità a fronte di un corpo medio tendente all’esile, è stata la costanza produttiva e la capacità di resistere nonostante le tempeste modaiole degli anni ’90, ed oggi in parte ancora in corso, tempeste capaci di far cambiare idea agli imprenditori più robusti. Ma il vino non è solo business. Nella retro etichetta della prima annata della verticale di cui vi racconteremo tra poco, leggiamo: «Con gioia continuo a produrre il Nozze d’Oro creato da me per la fausta ricorrenza e dedicato a mia moglie, con amore immenso, Regaleali, vendemmia 1988. Giuseppe Tasca d’Almerita».
La verticale
Nozze d’Oro 1988
81/100
Colore giallo oro carico, limpido. Intense ed eleganti note ossidative si confondono con sentori di rosmarino, ginepro, miele di castagno e salvia. I profumi primari sono tramontati lasciando spazio ai profumi del tempo. In bocca è vitale con in evidenza, grazie all’ossidazione, le note sapide ed acide. Finale leggermente ammandorlato. Ci vien voglia di abbinarlo ad arancine con carne.
Nozze d’Oro 1989
90/100
Colore giallo oro carico, limpido, brillante. Il profilo ossidativo è nettamente inferiore al vino precedente nonostante l’annata siccitosa. Nel triennio 1989-1991 a Regaleali sono caduti 600 millimetri di pioggia, una condizione di emergenza che ha spinto tutto a limiti estremi. Il vino svela un naso con note fresche e varietali, come mela disidratata e fiori gialli, unite a note di zenzero e rosmarino. In bocca è asciutto, vivo, scalciante, dalla trama fitta ed elegante. Un vino straordinario, emozionante, potente.
Nozze d’Oro 1990
90/100
Colore giallo oro carico, limpido, brillante. Anche il 1990 è un’annata difficile per siccità, al naso però s’intuisce un vino di notevolissimo spessore. Il vino si apre con note fresche e varietali: mela disidratata e profumi maturi di fiori gialli, zenzero e rosmarino. In bocca è asciutto, vivo, scalciante almeno quanto il 1989, anche qui la trama è fitta ed elegante. Grande personalità e potenza. Il 1990 ed il 1989 sono figli di annate simili dove la selezione e la rinuncia alla produzione (contro la siccità) sono stati fondamentali per portare pochi grappoli in cantina.
Nozze d’Oro 1993
80/100
Il triennio 1993-1995 è caratterizzato da un’impostazione leggermente diversa del Nozze d’Oro; la ricerca della eccellenza è stata fatta attraverso una lieve surmaturazione delle uve. Una tendenza che contraddistinguerà l’Italia del vino degli anni ’90. Il Nozze d’Oro ne ha sicuramente giovato nei primi anni di vita, perdendo poi un po’ di terreno nel medio-lungo periodo a causa del minore tenore acido. Il vino è di colore giallo oro, limpido. Lievi note vegetali e marine al naso. In bocca è sapido, caldo.
Nozze d’Oro 1994
83/100
Il vino è di colore giallo paglierino intenso con riflessi oro, limpido. Si rinnovano al naso le note vegetali e marine arricchite da sprazzi di frutta in confettura. In bocca è sapido, denso, caldo. Finale amarognolo e piacevole.
Nozze d’Oro 1995
83/100
Colore giallo oro carico, limpido. Naso concentrato e vegetale con sensazioni di cera, pietra focaia, fieno; in seconda linea emergono sentori di frutta a polpa gialla molto matura. In bocca è sapido, denso, caldo. Buona persistenza aromatica retta nel finale da note finemente amare e piacevoli.
Nozze d’Oro 1998
84/100
Questo vino, pur rientrando in un periodo stilisticamente programmato alla surmaturazione, ha «beneficiato» di un’annata cosiddetta piccola, fredda. Il colore è giallo oro chiaro, limpido. Naso netto, asciutto, fresco, contraddistinto da agrumi canditi ed erbe aromatiche. Bocca molto sapida, insolitamente densa, piena. Intensa persistenza aromatica.
Nozze d’Oro 1999
83/100
Il colore è giallo paglierino carico, limpido. Naso netto, contraddistinto da note verdi di erbe aromatiche, floreali e di tartufo nero. Bocca morbida, leggermente mancante per nerbo acido, calda.
Nozze d’Oro 2001
82/100
Colore giallo paglierino con riflessi ramati. Olfatto rotondo e centrato su sensazioni di macchia mediterranea, media intensità. Tra gli altri, fiori gialli, foglia di pomodoro e latticini. Medio il corpo e buona acidità in rapporto alla morbidezza.
Nozze d’Oro 2002
81/100
Colore giallo paglierino con riflessi ramati. Vegetale e balsamico al naso, si avvertono tra gli altri note di tisana al tiglio e fiori di camomilla. Corpo medio. Forse un’annata sottoposta a stress.
Nozze d’Oro 2004
91/100
Consapevoli della naturale predisposizione all’invecchiamento del Nozze d’Oro, a partire dalla vendemmia 2004 diventa operativo il progetto di zonazione di Regaleali iniziato a fine anni ’90. Colore giallo paglierino, insolitamente chiaro per un vino bianco di sei anni. Elegante, fresco e composto il naso. Si avvertono fiori e frutta tra cui biancospino, fiori d’arancio e nespola. In bocca è un capolavoro di armonia. Perfetto bilanciamento tra acidità, sapidità e morbidezza. Il finale è da manuale.
Nozze d’Oro 2005
89/100
Colore giallo paglierino con lievi riflessi verdi. Naso complesso e di fascino. Centrato pienamente il punto di incontro tra aromi primari, fruttati, con i lievi sentori di un inizio di lenta evoluzione. Fiori di acacia e pera si uniscono a una speziatura tra il pepe e la paprika, anche note mature di vaniglia. Bocca di buona cremosità ed equilibrio. Sapido in chiusura di bocca.
Nozze d’Oro 2006
91/100
Colore giallo paglierino tenue con lievissimi riflessi verdi. Naso elegante e terso: fiori di zagara, cedro, pera e miele. In bocca è intenso, lungo, sapido. Armonico. Una fine mineralità invoglia alla beva. Il finale di bocca è lungo e piacevole.
Nozze d’Oro 2007
86/100
Le vendemmie che seguono adesso, dal 2007 al 2009, sono davvero giovani. Alla luce delle caratteristiche delle annate precedenti, esse appaiono semplici, quasi disarmate. Il colore del 2007 è giallo paglierino tenue. Freschi profumi di frutta a polpa bianca avvolgono il naso. Fini note di nespola, fieno e pesca. Cenni agrumati. In bocca è composto e ben contrastato dalla struttura acida.
Nozze d’Oro 2008
86/100
Giallo paglierino tenue con intensi riflessi verdi. Al naso si avvertono intensi aromi varietali tra cui, melone bianco, ananas e frutta esotica non troppo matura. La bocca è piena, intensa, avvolgente. Mineralità e acidità sono ben dosate, conferendo freschezza ed un lungo finale.
Nozze d’Oro 2009
91/100
Giallo paglierino scarico tendente al carta, intensi riflessi verdi. Al naso esplodono incontenibili le note varietali fruttate e floreali. Si avverte distintamente il carattere solare dell’insolia, seguite da fini note mentolate ed erbacee tipiche del Sauvignon, di citronella e di pompelmo. Sarà in vendita a partire dal prossimo autunno.
(Hanno partecipato alla degustazione svoltasi al Telimar di Palermo il 29 maggio 2010: Alberto e Giuseppe Tasca d’Almerita, Gaetano Maccarrone, direttore tecnico dell’azienda, Ivo Basile, responsabile area marketing. Per Cronache di Gusto Fabrizio Carrera, Manuela Laiacona e Francesco Pensovecchio).
Le foto sono di Igor Petyx
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