di Federico Latteri
I Lantieri de Paratico sono una nobile famiglia bresciana con radici franciacortine molto antiche, come attestano documenti risalenti all’anno 930.
Il suffisso “de Paratico” indica il loro insediamento nell’omonimo paese della provincia di Brescia situato sulla sponda del Lago d’Iseo. Qui i Lantieri fecero costruire nell’Undicesimo secolo un castello, dove pare che Dante Alighieri durante un breve soggiorno avrebbe scritto alcuni versi del Purgatorio. Nel Cinquecento la famiglia si trasferì a Capriolo, piccolo centro nel quale ancora oggi ha sede l’azienda.
(Fabio Lantieri)
La tradizione vitivinicola dei Lantieri era già conosciuta nel Sedicesimo secolo. Fornivano la corte dei Signori Gonzaga di Mantova, la corte di Ferrara e quella di Milano con il “Rubino di Corte Franca”, vino che possiamo considerare un antenato di quelli odierni. L’attuale complesso aziendale è costituito dalle antiche cantine a da una parte moderna in cui si svolgono i processi di vinificazione secondo le più recenti tecnologie.
C’è anche l’elegante agriturismo con ristorante “Corte Lantieri”, ricavato da una curata ristrutturazione di una parte del palazzo nobiliare della famiglia. I vigneti si estendono per 20 ettari tra i comuni di Capriolo (14 ettari) e Adro (6 ettari). Si coltivano Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat, varietà autoctona da qualche anno inserita nel disciplinare del Franciacorta. Le pratiche agricole vengono svolte secondo i principi dell’agricoltura biologica ed è presente anche la certificazione. Vengono prodotte 140 mila bottiglie l’anno.
La gamma di etichette è composta da diversi Franciacorta Docg e dai vini fermi Curtefranca Doc. Da segnalare il successo del Franciacorta Cuvée Brut che ha conquistato il titolo di “World Champion” nella categoria “Classic Brut Non-vintage Blend” al “The Champagne & Sparkling Wine World Championship 2019”, prestigiosa competizione ideata da Tom Stevenson, esperto del settore di fama mondiale. Nello stesso concorso altri due riconoscimenti importanti, il “Best in Class” e la “Gold Medal”, sono andati al Franciacorta Docg Brut Arcadia 2015, etichetta che degustiamo. E’ fatto per l’80 per cento con uve Chardonnay provenienti da vigneti di 20 anni di età più un 20 per cento di Pinot Nero da vigneti di 12 anni.
La vinificazione prevede pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata in vasche di acciaio inox e piccole botti di rovere. Successivamente viene eseguito il batonnage per mantenere la parte liquida in contatto con i lieviti. Durante il processo di spumantizzazione, realizzato secondo il Metodo Classico, il vino affina sui lieviti in bottiglia per 42 mesi. Dopo la sboccatura presenta un residuo zuccherino di 6 grammi per litro.
Nel calice offre un colore giallo paglierino con un perlage abbondante, fine e molto persistente. La fase olfattiva rivela un profilo pulito e delicato. Profumi di frutta a polpa bianca e scorzetta di limone candita sono arricchiti da sentori di pan brioche e da un tocco vanigliato. Segue un sorso fresco e dinamico, dotato di buona consistenza gustativa e di un lungo finale sapido. La nota agrumata cresce al palato, risultando ancora più evidente. Piacevole la presenza delle bollicine che danno una certa vivacità senza risultare mai eccessive. E’ un Franciacorta ben fatto che costituisce un ottimo esempio di equilibrio tra slancio e intensità. Può essere bevuto sia come aperitivo che a tutto pasto. E’ ottimo con la cucina di mare, soprattutto con i piatti a base di molluschi e crostacei.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Lantieri de Paratico
Via Videtti – Capriolo (Bs)
T. 030 736151
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www.lantierideparatico.it
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