Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 164 del 06/05/2010

IL PERSONAGGIO Il successo che corre sul filo del telefono

03 Maggio 2010
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IL PERSONAGGIO

In visita nella regione della Champagne, Tonino Guzzo riceve al telefono la notizia delle 8 medaglie che il Concours Mondial del Bruxelles ha appena assegnato ai suoi vini

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Ben otto medaglie riconosciute ai suoi vini, l’enologo Tonino Guzzo è il personaggio che è emerso all’ultima edizione del Concours Mondial de Bruxelles. La comunicazione appena diramata gliela diamo al cellulare mentre è in visita nella regione della Champagne. Lui con fare schivo e umile però accoglie la notizia senza scomporsi, rimane concentrato nel suo lavoro e in questa sua nuova ricerca nella terra di uno dei vini più importanti al mondo. Non gradisce stare sotto i riflettori, nonostante siano tanti i riconoscimenti ottenuti nella sua carriera, non ultimo quello ricevuto al Vinitaly con la cantina Viticultori Associati. Gli chiediamo quale segreto ci sia dietro all’ottenimento di un bottino così ricco, si imbarazza ma la risposta è chiara: la terra, le vigne. “Quando vado ad elaborare i vini per un’azienda penso solo al territorio dove lavoro, all’ambiente, a trovare quei metodi giusti che esaltino il territorio, zona per zona, vigna per vigna. Generalizzare porta alla standardizzazione, mentre io preferisco lavorare sulle esigenze delle vigne”. E se poi il vino si fa anche in cantina per Guzzo, in questa fase, ogni intervento si deve ridurre al minimo. “In cantina bisogna sempre stare attenti. Fare sempre un passo indietro. Mai eccedere. Quando si è lavorato bene in campagna non c’è bisogno di forzare la mano, basta essere molto delicati. Perché non si deve far altro che esaltare la naturalità del vino”. Il segreto di Guzzo sta quindi nell’avere individuato una strada vincente. “E’ una strada lunga, tortuosa, piena di difficoltà, però è quella che poi spunta sempre”. Nessuna medaglia sembra gratificarlo, per l’enologo esiste solo fare un buon vino che la gente apprezzi. “Non ci sono medaglie per me, non mi cambiano nulla. La migliore medaglia è quando il prodotto quando piace. Il riconoscimento del mercato è il massimo che si possa avere”.

Manuela Laiacona