(Wicky Priyan)
di Michele Pizzillo, Milano
La seta è sicuramente un altro di quei prodotti che nei secoli è riuscito ad invogliare viaggi, a riunire popoli, culture, esperienze, cucine molto diverse.
Se, poi, di tutto questo ne parli con lo chef Wicky Priyan, originario dello Sry Lanka, ma raffinato maestro della cucina giapponese, capisci perché nel suo elegante ristorante di Milan, si è inventato una sorta di progetto che ha chiamato “La via della seta: quando l’Oriente incontra l’Occidente in cucina”, arrivato al quarto appuntamento, lunedì 27 gennaio, ospitando Enrico Cerea – dopo i passaggi di Pino Cuttaia, Antonio Guida ed Enrico Bartolini – per una speciale cena a quattro mani in cui tecnica e forma giapponesi incontrano il gusto italiano. Per Wicky queste scelte possiamo dire che sono veramente all’ordine del giorno, dato che ci tiene a farsi portavoce della contaminazione tra diverse culture. “La sua è una filosofia che non ha né muri né etichette: la sua casa è il mondo e questo si riflette a pieno nei suoi piatti, perfetto equilibrio tra forma, sapore e tecnica”, si legge nella presentazione dell’iniziativa ideata dallo chef Cingalese che per tradizione di famiglia era destinato a fare il medico (comunque si è laureato in criminologia all’Università di Colombo), scelta scartata dopo un soggiorno in Giappone e conosciuto Kan, un mostro sacro nella preparazione del sushi. Perché “La Via della Seta” è un format che rappresenta la naturale evoluzione del concetto da sempre portato avanti da Wicky che vede protagonista la contaminazione tra Oriente e Occidente, in una perfetta fusione tra i rispettivi ingredienti e tecnica. Da qui il desiderio di creare una connessione sempre più spiccata tra il mondo asiatico e quello europeo, rappresentando egli stesso la cucina orientale e coinvolgendo ogni volta un’eccellenza diversa a interpretare quella occidentale. E, quindi, lunedì 27 gennaio, dalle ore 20, aprendo le porte della sua cucina ad Enrico Cerea, alla guida insieme al fratello Roberto (Bobo) del tristellato ristorante di famiglia Da Vittorio, che nel 2016 ha compiuto 50 anni di attività.
(Chicco Cerea)
Dice Cerea: “Sono molto felice dell’invito di Wicky, con il quale condivido un approccio alla cucina basato sul rispetto assoluto della materia prima, grande rigore nell’esecuzione, ma anche capacità di trovare nuove chiavi di lettura per piatti all’apparenza 'intoccabili'”. E, prosegue: “Tradizione e innovazione soprattutto in questo campo vanno e devono sempre più andare a braccetto. Collaborare con Wicky è stimolante e divertente e il menu che abbiamo studiato per questa serata dimostra la grande sintonia e sinergia che si è creata”. I complimenti sono ricambiati, tanto che Wicky afferma “per me un grande onore poter ospitare nella mia cucina un collega e amico come Chicco, con cui da sempre provo grande affinità. Sarà divertente vedere come le nostre due cucine si fonderanno per stupire i nostri ospiti con qualcosa di unico e mai realizzato prima”. Il menù della cena sarà composto da 8 portate. Comincerà il padrone di casa con “dentice scottato con dashi caldo, tosazu jelly”, seguito da Cerea con “spaghetto di tonno con bagnacauda e crumble di pistacchio” e, alternandosi, arriveranno in tavola “anatra e anguilla affumicata, tamamiso, funghi enoki, kombu” e “mi illumino di….foie, “sushi toro, sushi Kobe” e “fonduta alla crespella con tartufo nero”; conclusione di Wicky con “il maialino” e Chicco con “il mandarino” e “Gioconda / Cannoncini”. Un’esperienza davvero unica e chissà se capiterà di nuovo, nel futuro.
Wicky’s Wicuisine
Corso Italia, 6 – Milano
Per info e prenotazioni: tel. 02 89093781; e-mail reservation@wicuisine.it