L’ANTICIPAZIONE
Al Palazzo della Gran Guardia di Verona l’Isola protagonista della maxi-cena che apre l’evento fieristico. L’Irvv: un riconoscimernto alla nostra enologia
La Mantia,
gran galà
per il Vinitaly
Sarà Filippo La Mantia, palermitano, chef del Majestic di Roma, volto tra i più noti dell’Italia della ristorazione a cucinare per la cena di gala alla vigilia del 44° Vinitaly che l’8 aprile apre i battenti a Verona. Il coinvolgimento di La Mantia non è casuale perché sarà la Sicilia la regione protagonista dell’importante evento di gala che ogni anno organizza Veronafiere nell’ambito della rassegna enologica.
La cena si terrà al palazzo della Gran Guardia, a pochissima distanza dall’Arena, nel cuore della città scaligera. “Un segno di attenzione verso la Sicilia – dice con una punta di orgoglio Leonardo Agueci presidente dell’Istituto regionale Vite e vino – che anno dopo anno conquista nuovi onori nel campo dell’enologia nazionale”. E aggiunge Dario Cartabellotta, direttore dell’Irvv: “Una scelta di Veronafiere che non potevamo non condividere. Persone, prodotti, territori. E’ la formula con cui quest’anno ci presenteremo al Vinitaly. Una formula che si farà apprezzare anche nel corso della cena di La Mantia”. Il quale non sta più nella pelle. “Sto pensando ad un evento scoppiettante – spiega La Mantia che quest’anno ha vinto il Best in Sicily 2010 come miglior ambasciatore siciliano del gusto – che non somigli affatto alle tradizionali cene monotone e con un’infinità di portate”. Per lui, dunque, il restyling di una sala di circa 900 metri quadrati colorata di nero e di bordeaux dove, dall’alto di un palcoscenico lungo 7 metri e creato per l’occasione, preparerà dal vivo le pietanze da offrire ai commensali. “E’ un esperimento che ho portato in giro per il mondo, da New York a Milano, un progetto a cui lavoro da 5 anni e che adesso desidero realizzare a Verona – aggiunge Filippo La Mantia –. Sono contento che la Sicilia abbia deciso di condividere questa avventura che vuole andare un po’ oltre gli schemi ordinari”. Si comincerà alle 20 con un aperitivo interamente giocato sul moderno concetto di finger food: “A base di caponata – spiega lo chef –, offrirò mousse di pomodoro e capperi, alla menta, al limone, al finocchio. Ma anche alla ricotta e cannella”. Per le 21.30, invece, è previsto l’inizio della cena, durante la quale saranno messi al bando i secondi piatti, per privilegiare paste e cous cous, oltre agli immancabili dolci della tradizione isolana. “Sarà una cucina estemporanea che si modulerà sulla base dei prodotti che troverò la Verona” conclude La Mantia. Prodotti rigorosamente made in Sicily.
Paola Pizzo