(Il nuovo quartiere di Milano Porta Nuova)
di Michele Pizzillo, Milano
Dopo Expo, tutti ad elogiare l’offerta gastronomica milanese, tanto da scatenare una sorta di corsa alla ricerca dell’oro con l’apertura di ristoranti all’ombra della Madonnina.
Ultimo arrivato è lo stellato Antonello Colonna, di Labico, cittadina in provincia di Roma. Se, ci soffermiamo un po' a leggere la Guida Michelin>, potremmo avere spunti per fare una qualche riflessione circa la voglia di trovare un “buco” a Milano, perché, secondo molti, c’è più possibilità di avere successo. La mitica rossa ci fa venire qualche dubbio, soffermando l’attenzione al numero dei locali stellati. Intanto Roma batte Milano 20 a 19. E sì. Gli stellati a Roma sono 20 (1 tristellato, 1 bistellato, 18 stellati), a Milano 19 (1 tristellato, 3 bistellati, 15 stellati). Se Roma, rispetto a Milano non avesse i problemi politico-amministrativi che quotidianamente ci raccontano i media, secondo gli ispettori della Michelin – e numeri alla mano a confermarlo -, potrebbe essere un piccolo “eden” gastronomico.
Se poi guardiamo i dati delle province, in vetta troviamo Napoli con 26 ristoranti (6 bistellati e 20 stellati); a ruota c’è Roma con 24 ristoranti (1 tristellato, 1 bistellato e 22 stellati). Solo in terza posizione si colloca Milano, con 20 ristoranti (1 tristellato, 3 bistellati e 16 stellati), Bolzano con 19 (1 tristellato, 4 bistellati e 14 stellati), Cuneo è a quota 18 (1 tristellato, 2 bistellati e 15 stellati). Chi investe fuori dal proprio “orticello”, fa qualche conticino prima di tirare fuori una barca di soldi?
Presa nel suo complesso, però la Lombardia si trova all’apice della classifica delle regioni più stellate. Infatti, conta 62 ristoranti premiati (3 tristellati, 5 bistellati e 54 stellati). Il Piemonte è in seconda posizione, con 46 ristoranti (1 tristellato, 4 bistellati e 41 stellati), mentre la Campania si colloca al terzo posto, con 44 ristoranti, (6 bistellati e 38 stellati). Seguono Toscana, con 40 ristoranti (1 tristellato, 4 bistellati e 35 stellati) e, infine, il Veneto, a quota 37 (1 tristellato, 4 bistellati e 32 stellati). L’unica regione che non ha locali stellati è il Molise.
Ci viene spontaneo fare qualche considerazione circa la distribuzione delle stelle e, quindi, anche qualche interrogativo. Come, per esempio, è possibile che città come Genova, Bologna, Cagliari, Catania, Palermo abbiano un solo ristorante che meriti la stella? E quelle, limitandoci ai capoluoghi di regione, come Potenza, Udine, Ancona, Bari, Perugia, Aosta ne sono privi? E, poi, solo 6 stellati in Liguria, 2 nelle Marche, Sardegna ed Umbria, sembrano davvero poco. Questo il panorama stellato della Guida Michelin 2020: 328 ristoranti stellati (30 novità), 35 ristoranti bistellati (2 novità), 11 ristoranti tristellati (1 novità). Per un totale di 374 ristoranti stellati.
La 65 edizione della Guida Michelin, oltre le stelle, propone ai suoi lettori 2.700 alberghi e ristoranti. Tra i 2.075 ristoranti, con il simbolo , vengono segnalati gli oltre 1.400 locali che propongono un buon pasto con prodotti di qualità. Con il simbolo della faccina sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi, sono indicati i 266 Bib Gourmand di cui 25 novità>, che vuol dire un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 euro. Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand rimangono invariate, rispetto all’anno scorso: Emilia-Romagna 33, Piemonte32, Lombardia 28, Toscana 27 e Veneto 22 .