Un gruppo di una trentina di ambasciatori Via ospiti di Taormina Gourmet. E dopo la kermesse il loro tour nelle aziende principali del Vulcano. “Ma qui c'è ancora molto lavoro da fare sui mercati internazionali”
(Lan Liu)
di Giorgio Vaiana
Gli ambasciatori del vino italiano. Anzi, per dirlo in un modo un po' più figo, gli “ambassador della Vinitaly International Acdemy”. Anche loro sono stati protagonisti a Taormina Gourmet 2019.
Una trentina, di varie nazionalità, coordinati da Lan Liu, hanno preso parte all'evento organizzato dalla nostra redazione. “E' la prima volta che veniamo in Sicilia, a Taormina in particolare – dice Lan Liu – e siamo davvero felici di poter avere questa opportunità”. Gli “ambassador” hanno preso parte attivamente alle degustazioni, ai cooking show e alle masterclass (alcune appositamente fatte in inglese o con un traduttore) per fargli scoprire e godere il nostro evento: “Grandissima opportunità per noi – spiega Lan Liu – di poter apprendere tantissime cose belle non solo sul vino o cibo siciliano, ma anche varcare i confini regionali. Credo che Taormina Gourmet sia un evento bene organizzato e che, sempre di più, potrà dire la sua in campo nazionale”.
Gli ambasciatori si sono divisi in base ai loro interessi, ovviamente con un focus specifico sul mondo del vino. Ma anche le masterclass della birra hanno ottenuto consensi più che positivi. “Un evento poliedrico e con mille sfaccettature, impossibile annoiarsi”, dice Lan Liu. Che poi parla della Sicilia del vino. “Qui c'è un vantaggio rispetto ad altre regioni italiane – spiega Lan Liu – C'è la tipicità dei vari territori. Ogni vino è diverso dall'altro anche a poche decine di chilometri l'uno dall'altro. E questo credo che sia fondamentale per il mercato di oggi, dove si ricercano vini fatti in un certo modo e che rappresentino al meglio un determinato territorio”. Ma c'è un rovescio della medaglia: “In Cina, però, i consumatori non hanno ancora chiaro cos'è la Sicilia e cos'è l'Etna, solo per fare un esempio – dice Lan Liu – Conoscono l'Amarone, il Barolo, il Brunello, il Chianti, insomma i soliti noti, ma ancora non benissimo la Sicilia”. Ci vuole del tempo, secondo l'ambassador, “anche perché la Sicilia non è un territorio facile da raggiungere con i mezzi di trasporto – dice Lan Liu – L'Etna sta diventando sempre più importante solo da poco tempo e non è così conosciuto come si crede”.
Poi Lan Liu aggiunge: “Qui, però, c'è parecchia innovazione nel mondo dell'enologia – dice – La coltivazione delle uve non avviene in maniera sempre tradizionale, anzi. E questo può essere importate per insegnare le proprie tecniche agli altri produttori di altre zone”. Ai cinesi piacciono i vini vulcanici, “e credo che l'Etna sia un po' come la Borgogna – dice Lan Liu – Solo che è davvero complesso comunicare il senso di questo territorio. Per esempio, come fai comprendere a chi non le ha mai viste, cosa sono le contrade? E come racconti il fatto che qui si fa il vino soprattutto utilizzando una sola uva? Si deve studiare un piano molto impegnativo di promozione”. Promozione che in Cina, soprattutto, viene fatta male secondo Lan Liu: “Quando i produttori raccontano i loro vini poi spiegano gli abbinamenti con i loro cibi – dice – Ma che senso ha? Ci sono anche in Cina piatti perfetti da abbinare ai vini sicliani o dell'Etna. Raccontateli con quelli, permettete ad un consumatore cinese di poter gustare la pietanza che più ama con un vino straniero”.
Tra le degustazione più apprezzate dagli Ambassador, il confronto tra i vini dell'Etna e il Barolo: “Abbiamo capito che nulla è scontato”, dice Lan Liu. Al suo seguito una trentina di altri ambasciatori, provenienti da mezzo mondo. Da chi è un semplice appassionato a chi fa l'ingegnere o chi ha un'azienda nel settore edile. Tra questi c'è anche Yegas Naidoo, manager di una delle aziende più importanti del Sudafrica che lavora il legno e che è stata inserita nella copertina dell’ultimo numero di Forbes Africa. A Taormina si è distinta per il suo abbigliamento particolare e la sua simpatia. E per aver “torturato” in maniera garbata ed elegante lo staff di Cronache di Gusto per ricevere tutte le tovagliette delle degustazioni: “Le colleziono”, ha detto scherzando. Tutti gli Ambassador, però, sono accomunati dalla grandissima passione per il mondo del vino. Loro stanno scoprendo proprio l'Etna in un press tour che gli sta facendo visitare alcune delle realtà viticinicole più importanti del Vulcano più alto d'Europa.
ALCUNI DEGLI AMBASSADOR PRESENTI AL TAORMINA GOURMET 2019
(Jodie Hellman, Liz Davar e Corinne Keddie)
(Tara Maria Jabbour, Erik Klein e Monika Zakrzewska)
(Roddy Ropner, Emilia Hsiao e Vincent Yuen)
(Melissa Sutherland, Marcia Hamm e Sue Tolson)
(Faye Maclachlan, Rob Miller, Emily MacLean e Samuel Melanson)
(Yegas Wegas, Erik Klein e Petra Belliti)
(Jeff Osborne, Srdan Lisac e Richard Sagala)
(Stephanie Guth, Patti Robison e Catherine Stratton)
(Henry Davar, Lara Camozzo ed Erin DeMara)