Faccia a faccia fra 30 buyer
e 90 aziende siciliane
“Taste&buy”, ovvero gustare e comprare. E’ la possibilità che anche quest’anno il Vinitaly, la manifestazione più importante nel settore enologico che conta oltre 150mila visitatori e circa 4mila e 500 espositori, dà alle aziende di vino. Un’occasione che l’Istituto Regionale Vite e Vino ha deciso di non farsi scappare offrendo alle aziende siciliane un contatto diretto con i più grandi buyer nazionali ed internazionali. Una via d’accesso più breve e semplice per mettere le basi di rapporti economici futuri più solidi. “E’ la prima volta – spiega Dario Cartabellotta, direttore dell’Irvv – che viene offerto questo servizio alle aziende siciliane. Le modalità con cui si svolge, in lingua inglese, presentazione a priori di una scheda con indicazione prezzi, quantità e prodotti, segue la via di una trasparenza dell’offerta e di un progressivo adeguamento all’internazionalizzazione delle imprese rispetto alla quale le imprese siciliane cominciano a mostrare un salto di qualità”.
“Taste&buy” si svolgerà l’8 aprile. Si tratta di undici incontri aventi ciascuno la durata di mezz’ora. Trenta i buyer che incontreranno ben novanta aziende siciliane. Negli ultimi quindici anni la Sicilia è diventata un marchio di alto prestigio dell’enologia internazionale e per questo diventa oggi fondamentale individuare nuovi modelli di comunicazione in grado di esaltare maggiormente i valori del vino Made in Sicily. Le aziende sono state divise in territori. Tutto dunque in nome della grande varietà dell’enologia siciliana dove risulta indispensabile avviare una comunicazione e promozione in grado di declinare al meglio e in maniera semplice e diretta le diverse anime del vino siciliano. Da Pantelleria a Marsala, a Erice, Segesta, Monreale, Terre Sicane, Valle dei Templi, Contea di Sclafani, Castelli Nisseni. Ed ancora Enna, Piazza Armerina, Vittoria, Noto, Siracusa, Faro, Mamertino, Malvasia.
Sandra Pizzurro