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Scenari

Più giacenze del vino rispetto al 2018. Un quarto del totale è in Veneto, tutti i dati

18 Settembre 2019
Stefano-Vaccari Stefano-Vaccari


(Stefano Vaccari)

di Antonio Giordano

Sono in aumento rispetto allo scorso anno le giacenze di vino presenti negli stabilimenti enologici italiani. 

Al 15 settembre erano presenti oltre 38 milioni di ettolitri di vino e circa 3,4 milioni di quintali di mosti. Al 30 settembre  dello scorso anno i vini presenti in Italia ammontavano a circa 32,6 milioni di ettolitri. Ancor più marcata la riduzione dei mosti, dimezzati rispetto al valore 2018. Sono questi i dati dell’ultimo bollettino del Mipaaf su vini, mosti, denominazioni detenuti in Italia al 15 settembre 2019 da soggetti obbligati alla tenuta del Registro telematico vini che sono stati elaborati dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Icqrf. “Tutto secondo le previsioni – dicono gli analisti del ministero – anche grazie al costante monitoraggio effettuato”. 

Un quarto del vino italiano in Veneto
Circa il 59% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord e in Veneto è presente un quarto del vino nazionale. Le province di Verona e Treviso detengono il 19% del vino nazionale. Per avere un termine di paragone, Puglia e Sicilia assieme detengono il 16% del vino nazionale. Centro e Sud detengono il 16% ciascuno, le Isole il 7%. Oltre il 51% del vino detenuto è a Denominazione d'origine, con prevalenza del rosso (circa 59%). Il 25,2% del vino è Igp, anche qui con prevalenza del rosso (oltre il 59%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,7% del totale. Il restante 22% circa è costituito da vini da tavola. I vini da agricoltura biologica rappresentano circa il 6% del totale detenuto. Nonostante il gran numero di denominazioni presenti (524), 10 denominazioni costituiscono circa il 40% del totale dei vini a denominazione d'origine presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle denominazioni. Il “Sistema Prosecco” (con le 4 denominazioni) è la maggiore Denominazione detenuta. 

Annata secondo le previsioni fino ad ora
“Si tratta di un dato abbastanza prevedibile – commenta Stefano Vaccari, capo dipartimento dell’Icqrf – La vendemmia dello scorso anno era stata particolarmente rilevante, ma alla data del settembre dello scorso anno si sentiva ancora la carenza del prodotto derivante dalla vendemmia 2017”. Insomma, tutto secondo le previsioni, mentre per le previsioni della vendemmia in corso Vaccari parla di “una annata più normale, non ci aspettiamo sorprese particolari sempre che il tempo non faccia scherzi”.  Nessun timore anche sull’andamento dei prezzi: “Dovremmo aspettare che si consolidino le vendemmie – conclude il dirigente – Finora gli operatori sono sempre stati coscienti degli stock anche grazie ai monitoraggio del ministero che hanno seguito gli andamenti per tutto il corso dell’anno. Non ci aspettiamo fenomeni speculativi improvvisi”.