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L'azienda

“Nelle terre dell’Aglianico noi produciamo la birra”: la storia del birrificio del Vulture

05 Settembre 2019
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(Kuaska, Donatello Pietragalla e Ersilia D'Amico)

di Annalucia Galeone

Ersilia D'Amico e Donatello Pietragalla, coppia nella vita e nel lavoro, sono audaci, caparbi e ironici. E hanno realizzato il sogno di aprire un birrificio artigianale a Rionero in Vulture, alle pendici dell'omonimo vulcano inattivo da migliaia di anni, a poca distanza dai laghi di Monticchio. 

Un percorso in controtendenza in una terra vocata all'aglianico. Di cotta in cotta, Ersilia e Donatello, sono passati dalle appassionanti sperimentazioni casalinghe alla realizzazione di originali idee. Da homebrewer a birrai per professione il salto è stato breve. Il Birrificio del Vulture è stato inaugurato nel 2015. E' diventato una piccola interessante realtà. L'impianto ha una produzione media annua di 140 ettolitri. Ersilia è biologa, si occupa della produzione, Donatello si dedica alla tap room e all'area commerciale. Il primo importante riconoscimento internazionale è arrivato con la medaglia d’oro per So’ Biologa, sezione American Stout, al Barcelona Beer Challenge del 2018. “All'inizio non è stato facile, abbiamo faticato parecchio, predominava la cultura enoica e della birra industriale – racconta Ersilia – E' stata una sfida. Oggi l'offerta è inferiore alla domanda. E' necessario acquisire nuovi fermentatori. Vogliamo fare birre di altissima qualità, perfette secondo il nostro gusto. Non ci piace forzare la mano alla spasmodica ricerca del legame con il territorio, preferiamo farne a meno. Tutto è iniziato per caso. Ho studiato a Bologna e lavoravo come informatrice scientifica. Nel 2010 ho frequentato il corso per assaggiatori con l'Associazione Degustatori birra. Abbiamo iniziato a testare il kit, è stato come fare il brodo con il dado, abbiamo adottato immediatamente il metodo all grain come in un vero birrificio”.


La gamma è ampia. Agli anticonformisti suggeriamo di provare la Drinkstruction, è una saison atipica, un omaggio alla band romana Southern Drinkstruction di Frank Moretti, illustratore delle etichette. Inizialmente è stata realizzata con il luppolo fresco, tra i cereali c'è anche la segale. Il luppolo è lasciato macerare durante la fermentazione secondaria senza bollitura. Fresca, beverina, la presenza di Co2 più alta del solito rende la carbonazione vivace e intensa. Nel bouquet emergono sensazioni fruttate, speziate, agrumate in chiusura, caratteristica del luppolo americano. La bevuta secca esalta il finale amaro. Da abbinare a pesce e carne. Druda è la speciale birra alla castagna di Montella prodotte dall'azienda Malerba, è il risultato di una personalissima interpretazione, disponibile solo in autunno e inverno. Il nome è ispirato alle brigantesse lucane. Al naso spiccano le fragranti note tostate e affumicate, al sorso è appagante, morbida, ben bilanciata, il sapore di malto e caramello perdura in una coda lunga e persistente per nulla stucchevole. La West Cost è una originale American Ipa. Il gioco di parole ricorda sia l'orologio della Costa di Rionero, una volta garantiva a tutti i cittadini di poter osservare l'orario da qualsiasi punto della città, è raffigurato in etichetta, sia la West Cost, l'area di provenienza del luppolo impiegato. All'olfatto è distinguibile il luppolo, aromi agrumati e resinosi. E' intrigante, un sorso tira l'altro, il caramello sfuma in un retrogusto amarognolo. Perfetta da abbinare a un piatto antico e antispreco, l'acquasale ovvero pane raffermo bagnato in acqua,  insaporito con sale, olio evo, pomodoro e origano. Uscirà a breve una Iga all'aglianico del Vulture in collaborazione con le Cantine del Notaio. Il pub accogliente e informale ha 30 coperti circa, in abbinamento alle birre si propongono panini, taglieri di salumi e formaggi, selezioni di specialità locali.

Birrificio del Vulture
area di produzione e pub
via Monticchio 43 – Rionero in Vulture (Pz)
T. 346 6869304
www.birrificiodelvulture.it