L’AZIENDA
Nonostante il momento difficile l’azienda trentina ha chiuso il bilancio del 2009 con un utile di un milione e mezzo di euro. “Dati estremamente lusinghieri”
Mezzacorona,
altro che crisi
La crisi c’è, guai a negarlo. Eppure non tutte le grandi aziende si leccano le ferite dopo l’annus horribilis per l’economia mondiale. È il caso del gruppo Mezzacorona che al termine dell’assemblea generale degli oltre 1500 soci ha tirato le somme brindando al proprio bilancio.
“Estremamente lusinghiero – come si legge in una nota dell’azienda trentina – con dei dati da record assoluto, che dimostra come l’agricoltura possa essere, se gestita in termini imprenditoriali, un settore capace di dare risposte concrete al territorio creando ricchezza e valori aggiunti importanti. E questo nonostante un 2009 molto pesante per il settore vitivinicolo a livello di mercato nazionale e internazionale, con una contrazione generale dei consumi e un crollo dei prezzi. Il gruppo Mezzacorona ha saputo reagire a questa situazione e ha messo in campo una strategia produttiva e commerciale efficace”.
I numeri snocciolati dal presidente Guido Conci e dall’amministratore delegato Fabio Rizzoli parlano chiaro: complessivamente il gruppo ha sviluppato un fatturato consolidato record di 145.843.871 euro rispetto ai 139.137.199 euro dell’anno scorso, con un aumento del 4,6%. L’utile di gruppo è stato nel 2009 di 1.554.982 euro. “Mezzacorona – si legge nella nota – ha liquidato una remunerazione complessiva ai soci di 40.522.334 euro, confermandosi il primo produttore viticolo italiano in valore. Il patrimonio netto consolidato di gruppo del 2009 ha raggiunto gli 82.888.937 euro rispetto ai 79.685.484 euro del 2008”.
Insomma, la crisi non sembra nemmeno aver sfiorato il gruppo. Che in questi giorni ha anche celebrato il riconoscimento della rivista americana Wine Enthusiast quale “Cantina Europea dell’anno 2009” festeggiato il 25 gennaio 2010 a New York alla presenza del gotha dell’enologia mondiale.
Gaetano Luca La Mantia