QUI MILANO
Si è chiusa la manifestazione curata da Paolo Marchi e dedicata alla cucina d’autore. Boom di visitatori al padiglione delle aziende dell’Isola
Identità golose,
la Sicilia lascia
il segno
Milano è stata ancora una volta, nei giorni scorsi, palcoscenico privilegiato per un cibo proiettato alla semplicità: si è svolto, infatti, dal 31 gennaio al 2 febbraio, Identità Golose 2010, congresso italiano di cucina d’autore, giunto con successo alla sua sesta edizione e patrocinata dal sua fautore nonché curatore Paolo Marchi.
Tre giorni intensi di ricette, consigli, degustazioni, assaggi, passeggiate tra stand di prodotti selezionati, incontri con chef di fama che hanno proiettato i visitatori e i professionisti del settore in una scoperta di sapori, profumi e sapori speciali della nostra terra, della regione ospite, l’Emilia Romagna con il motto “Mani di questa terra”, e di un paese estero ospite, che quest’anno è stato la Slovenia: olio, pasta e cioccolata gli elementi delle dimostrazioni. Tantissime le novità rispetto agli anni precedenti: innanzitutto il tema cardine cui è stato improntato tutto l’evento, “Il Lusso della Semplicità”, volto ad evidenziare come la vera cucina debba volgere oltre la ricetta in sé e porre attenzione alla produzione, alla salute dell’ambiente, al rispetto sociale, in un viaggio di riscoperta di antichi sapori secondo tradizione.
Tanti gli appuntamenti presenziati da chef di grande importanza: tra gli altri, “Sapori Primari” di Andrea Berton; “Gli abbinamenti cibo-vino” secondo Luca Gardini; “Il risotto all’extra vergine” di Ilario Vinciguerra; ”Gli oli di nocciola, pistacchio e pinoli” a cura di Corrado Assenza, Igor Macchia e Mattia Pariani; “Sensazioni con l’olio d’oliva” di Josean Martinez Alija; Corrado Assenza, con “Il lusso?…semplicità reale”; Elio Sironi, “La pasta – teorie sui metodi di cottura”; Peter Brunel ha presentato “Reidratazione di una pasta secca e…”; “Il doppio volto della pasta: classico e dolce” di Filippo Gozzoli e Galileo Reposo; e ancora gli incontri a cura dell’École du Grand Chocolat Valrhona che ha registrato il tutto esaurito con il grande successo degli chef Frederic Bau, Gianluca Fusto e Thierry Bridron.
Tra gli espositori: Altomasi Cavit (premiato miglior spumante 2009 dal Gambero Rosso), Alti Formaggi (Consorzio Tutela della Val Padana), Slow Food (per la prima volta al Congresso), Mirafiore Fontanafredda, Pastificio dei Campi (antica tradizione di una pasta trafilata al bronzo), Majolini, Selecta, Ferrari, Paolo Parisi con le uova bianche delle galline livornesi (che si cibano anche di latte di capra e cotte alla temperatura di 61 gradi), Midolini, Antica Corte Pallavicina.
Passeggiando tra i padiglioni, spiccavano anche i siciliani: tra tutti, le varietà dell’olio dei fratelli Aprile, frantoio oleario di pregio nel cuore della terra Iblea a Scicli che ha fatto assaporare a tutto il pubblico i sapori della loro qualità; Gli Aromi, azienda che si occupa della produzione e della commercializzazione di erbe officinali e aromatiche, soprattutto delle specie endemiche delle coste siciliane; e non poteva certo mancare il vino Marsala, conosciuto in tutto il mondo e presentato dalle Cantine Pellegrino.
Rita Vecchio