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La degustazione

Le contaminazioni nei piatti di Roberto Pirelli, nel ristorante più a sud d’Europa

18 Aprile 2019
Roberto_Pirelli_e_Paola_Tosi Roberto_Pirelli_e_Paola_Tosi


(Roberto Pirelli e Paola Tosi)

di Santina Giannone, Portopalo di Capopassero (Sr)

Portopalo di Capopassero è il simbolo del confine: lì i due mari, il Mediterraneo e lo Ionio, si incontrano. All’orizzonte si staglia la costa africana, sebbene per latitudine la stessa Portopalo sia posizionata più a sud di Tunisi. 

Il Festival del Cinema di Frontiera, nel vicino borgo marino di Marzamemi, celebra l’incontro tra le diverse culture che da sempre, in questa area, trovano terreno fertile e accogliente. Il limite, la frontiera e la contaminazione sono proprio i temi su cui si racconta lo chef Roberto Pirelli del ristorante ViDi nel suo nuovo menu. Incastonato nella preziosa scenografia del Castello Tafuri che si affaccia sul mare, il ristorante Vidi è diventato dalla sua apertura, nel 2017, un riferimento per esploratori del gusto. La contaminazione lo chef la esprime già nella coppia di lavoro (e di vita): lui, palermitano d’origine ma con numerose esperienze all’estero tra cui Nord e Centro America, Medioriente e Europa Mediterranea tra Spagna e Grecia, ha sposato Paola Tosi, d’origine friulana, che oggi accoglie gli ospiti nel ristorante come sommelier e direttrice di sala. Dopo tanti anni a Carate Brianza alla guida del ristorante Il Ritrovo, entrambi vengono rapiti dalla bellezza del sud est dove aprono il ristorante ViDi, prima a Noto e poi nell’attuale location di charme.


(La terrazza sul mare)

Accanto a un menu degustazione che omaggia le origini sicule dello chef, in carta arriva un percorso degustativo tutto dedicato proprio alle contaminazioni. Nelle otto portate che compongono il nuovo menu, il visitatore viene accompagnato in un racconto di contrasti oltrepassati, di apparenze che si disvelano e di giochi dove il limite trova composizione nella contaminazione. Tra i temi più ricorrenti quello delle materie prime e delle portate tradizionali che giocano tra il dolce e il salato e l’accoppiamento della carne con il pesce in un gioco equilibrato e intenso di abbinamenti. Il cremino a beccafico stupisce ritrovando la nota fresca e sapida della sarda e quella agrodolce della salsa al Nero d’Avola.

Terra e mare continuano a inseguirsi con il sapore intenso dell’animella con caviale e yogurt al cumino, dove il contrasto si fa anche culturale e sociale, mettendo insieme uno dei cibi delle tavole povere con quello che invece impreziosisce i piatti più glamour;


(Ossa Bruciate – ViDi)

il culmine del racconto arriva nella contaminazione forte che racconta proprio le origini della coppia, Nord e Sud: le ossa bruciate alle erbe aromatiche, vestono il tavolo di profumi, sensazioni, desideri che portano a scavare per appropriarsi delle note più succulente del midollo, ricoperto di una tartare di alalunga che incontra la croccantezza della cipolla in agrodolce. Un esperimento difficile che trova una sintesi interessante, mantenendo il sapore di tutti gli ingredienti un capitolo in equilibrio tra l’identità e l’integrazione.


(Zuppetta di ceci neri – ViDi)

Seguono la zuppetta di ceci neri bio, ingentiliti dalla patata al limone, marasciuolo e baccalà


(Risotto ViDi)

e il risotto con pecorino pepato e riccio di mare.


(Sgombro ai carboni – ViDi)

Di nuovo il mare protagonista, di nuovo una contaminazione elegante: lo sgombro ai carboni accompagnato dalla salsa olandese e dalla misticanza di campo, conferma la maestria dello chef con le cotture che spingono la materia a tirare fuori il meglio di sé. La chiusura è in dolcezza. Qui la contaminazione è servita sulle note magistrali del maestro Corrado Assenza, che unisce dolce e salato, ritrovando le sfumature in natura: ricotta, mielarò, crescione e piselli freschi e semifreddo al the affumicato, tartare di fragole e oliva candita. Ad accompagnare il menu i vini suggeriti da Paola, interprete gastronomica dello chef,  che prolunga il percorso di contaminazioni tra Nord e Sud nella ricca cantina del ristorante. La stessa cura che abbiamo sperimentato nel piatto, la ritroviamo nel bicchiere, mentre a piccoli sorsi il mare invade la vista, meravigliosa a ogni ora sul terrazzo a strapiombo sul mare.

ViDi
Castello Tafuri Charming Suites
via Tonnara, 1 – Portopalo di Capo Passero (Sr)
t. 345 1663741 – 0931844111
info@ristorantevidi.it
Chiuso: mai
Ferie: variabili, ma in inverno
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no