di Marco Sciarrini, Roma
Ha aperto a Roma a Ponte Milvio, nel salotto trend della gioventù capitolina, il primo Hawaiian Bar d’Italia, Ami Pokè.
Lo street food hawaiano alla conquista di Roma. La nuova mania food è il pokè hawaiano. Ed è esplosa anche in Italia e a Roma la nuova tendenza food che impazza sulla West Coast americana. L’idea nasce da un gruppo di ragazzi come una propria e vera start up, da Alessandro De Crescenzo, Riccardo Bellini e Carola Dell'Anno, tutti ragazzi under 30, gli chef Camilla Comis e Andrea Onofri accompagnati in cucina da Fulco Martinelli, il locale è stato progettato dall’architetta Elena Gualandi. Lo spazio romano sarà solamente il secondo di una lunga serie. Sono state annunciate infatti nuove aperture di Ami Pokè a Roma Eur, a Milano e a Torino. La prima cosa che ci si domanda è: cosa significa Pokè? Si tratta di un termine hawaiano che significa letteralmente tagliato a cubetti. Il Pokè si è fatto conoscere al grande pubblico da circa un anno, sostituendo il vecchio sushi, un’evoluzione del sushi, che diventa destrutturato, marinato nel lime e nella soia, gustosissimo, completo nei sapori e nelle qualità nutrizionali.
Ami Pokè lo presenta sia nella versione “Build Your Own Bowl” attraverso la quale si può scegliere come comporre la propria “bowl” seguendo semplici passaggi, sia nella versione “Home” dove saranno presenti gli abbinamenti più famosi e selezionati con cura dagli chef, ma anche moltissimi piatti gluten free e vegetariani. Ami Pokè è un bar dedicato al Pokè Hawaiiano, la bowl di riso, pesce crudo marinato, verdure e frutta tropicale nato dalle coste delle Hawaii. Nella preparazione di questo piatto la fantasia gioca un ruolo importantissimo, sono tantissime infatti le varianti e gli ingredienti da abbinare e da gustare, il menù è infatti composto anche da altre specialità tra le quali gli Appetizer, le Tartare, i Wrap, i Tacos e i Dolci (come la Cheesecake al Passion Fruit, un must di Ami Pokè), oltre al The Ami Pokè Special.
Entrando nel locale si apre una “sliding doors” che conduce direttamente ad un chiosco su una spiaggia hawaiana. Tutta la struttura ricorda con i colori la vista sull’oceano la staccionata che circonda il chiosco, manca solo la sabbia tra le dita dei piedi e il gioco è fatto. Questa nuova tendenza ha cavalcato l’onda della sushi-mania, sfruttando poi l’onda surfistica che arriva direttamente dalla California e, prima ancora, dalle Hawaii, dove si trova ovunque, nei supermarket e perfino dai benzinai. Quando è arrivato sulla West Coast statunitense, il pokè è immediatamente diventato una star della Walk of Fame, dove, passeggiando si incontrano folle di residenti e turisti che gustano una pokè-bowl. Il Pokè è richiestissimo anche nei ristoranti di New York ed in pausa pranzo a downtown i colletti bianchi fanno la coda per una ciotola, è giunto anche a Londra dove gli chef propongono ai clienti di comporre il loro piatto con i gusti che preferiscono. Sempre a Londra è sviluppato il commercio con servizio a domicilio e con il take-away.
Il piatto arriva dalle Hawaii dove è da sempre un antipasto tradizionale (poké è un verbo che in hawaiano significa “tagliare, affettare” ). Il pesce marinato si condisce usando la fantasia: con avocado, cavoli, pomodori freschi , germogli di soia , lattuga di mare , peperoncino, noci di macadamia, mango, zenzero o coriandolo. E poi sale marino, aglio verde, cipollotti e lime. Accompagnato da riso o insalata, si serve direttamente in insalatiere e coppette monoporzione. Il pesce più usato è il tonno, così come prevede il piatto originale, o il polpo ma la scelta dipende dai gusti personali.
Ami Pokè
Via Flaminia, 473 – Roma
Chiuso: mai
Orari di apertura: 12-16; 18-23,30
Ferie: mai
Carte di credito: tutte tranne American Express
Parcheggio: no