Il presidente non partecipa al buffet di sabato sera nell’hotel a conferma del carattere privato della visita a Palermo. Alla cena solo ministri e diplomatici ma niente italiani con un menu misto di piatti della tradizione siciliana e cinese
(Il presidente Xi Jinping e la moglie arrivano a Palazzo dei Normanni a Palermo)
Alla fine tutto si è risolto con un buffet per 180 persone in uno dei ristoranti di Villa Igiea, il Belle Époque. Ma Xi Jinping ha cenato con la moglie in camera, una suite ampliata con altre camere annesse e facili da blindare rispetto al resto dell’albergo.
Si è conclusa così la breve tappa del presidente della Repubblica Popolare Cinese a Palermo. Chi sperava in un contatto tra lui e la cucina e i vini siciliani è rimasto deluso. Per carità, vale molto la frase di commiato con cui Xi e la moglie hanno salutato il direttore del Villa Igiea Vito Giglio. “Abbiamo trascorso una splendida serata a Palermo, preparatevi ad accogliere molti turisti cinesi”. E c’è da sperare che sia così. Il direttore di Villa Igiea per esempio stima in appena 60 arrivi di cinesi all’anno nel suo albergo. Molto pochi. Ed è molto fiducioso che questa visita avrà un effetto enorme sull’attrattiva della Sicilia verso la Cina, Palermo compresa.
Xi Jinping e la moglie sono rimasti in camera sia per la cena di ieri che per la colazione di questa mattina, prima della partenza per Nizza. Uno staff li ha seguiti passo dopo passo. Impossibile avere un contatto. Mai visto nulla di simile, dicono alcuni impiegati dell’hotel. L’area in cui ha soggiornato la coppia presidenziale è stata off limits per gli stessi dipendenti di Villa Igiea negli ultimi sette giorni. La stanza è stata attrezzata di tutto punto con un letto e nuovi materassi provenienti dalla Cina, è stato attrezzato pure un baldacchino con tanto di zanzariera. Nessuno poteva accedere a questi spazi. Nelle stanze vicine hanno preso posto le guardie personali. Mentre dal piano terra sono arrivate le vivande. Cucinate da uno staff di trenta cuochi che hanno preparato il tutto con fornelli, forni e vaporiere separate dal resto delle cucine dove invece la brigata dell’executive chef Carmelo Trentacosti assieme ad un altro folto gruppo di chef cinesi hanno preparato i piatti per il buffet del Belle Époque. Pertanto cosa abbiamo mangiato Xi e la moglie non è dato sapere. Comunque piatti cinesi. Diverso invece il menu per il buffet a cui hanno partecipato circa 180 persone (come avevamo anticipato nei giorni scorsi>). Tutte cinesi, molti ministri, diplomatici, forse qualche imprenditore e burocrati d’alto rango. Unico italiano presente il capo del cerimoniale di Palazzo Chigi che li ha seguiti nella tappa palermitana. Il resto della delegazione ha cenato e dormito in altri due alberghi palermitani. Tutto questo a conferma della visita dal carattere privato di Jinping a Palermo. Niente istituzioni e quindi niente cene ufficiali per l’appunto.
(Carmelo Trentacosti)
Al buffet comunque Trentacosti ha dato bella prova del suo talento con piatti della cucina siciliana molto apprezzati: pasta con le sarde, anelletti al forno, Delizie Trinacria, ovvero gli involtini di melenzane con le fettuccine all’uovo, pescespada alla messinese. E tanto altro. E accanto a questi piatti c’erano anche una ventina di zuppe diverse preparate dagli chef cinesi assieme a bocconcini di maiale in varie salse, ravioli con crema di rafano, pollo con verdure, gamberi preparati in più ricette. Il tutto innaffiato da birra e vino. Il buffet è cominciato alle 18, appena Jinping è arrivato a Villa Igiea. Per concludersi alle 21. I cinesi cenano presto.
C.d.G.