Il presidente Prandini: “Il parlamento adesso la riempia di contenuti”
“Il decreto sulle emergenze in agricoltura è una scatola vuota con molti obiettivi, pochi strumenti e ancor meno risorse, che delude le grandi aspettative che aveva generato nelle imprese duramente colpite da calamità senza precedenti su comparti strategici, dall'olio di oliva agli agrumi”.
E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare il Decreto legge varato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio. La prima mobilitazione Coldiretti è iniziata ieri a Lecce con migliaia di agricoltori con i trattori che hanno raggiunto piazza Sant'Oronzo contro la gestione inconcludente dell'emergenza Xylella che ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. A fronte di un crack da oltre un miliardo di euro causato dalle gelate al settore olivicolo non sono destinate risorse specifiche e i pochi milioni disponibili devono essere spartiti con le altre emergenze sulle quali interviene il fondo di solidarietà. Non viene peraltro affrontato il dramma degli agricoltori colpiti da xylella che non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre per mantenere le proprie famiglie.
Spiccioli anche per i coltivatori di agrumi messi in ginocchio da quotazioni insostenibili. Le uniche risorse significative sono destinate ai trasformatori di latte di pecora, per l'acquisto di pecorino romano invenduto giacente presso i loro magazzini, senza peraltro che l'assegnazione sia stata contestualmente vincolata ad un accordo equo con i pastori, che assicuri un anticipo sul prezzo superiore ai costi di produzione determinati dall'Istituto pubblico Ismea con una griglia di indicizzazione e una clausola di salvaguardia che garantiscano nel tempo il raggiungimento del valore di un euro. Infine lo stesso intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole, agrumicole e del settore ovicaprino per gli interessi sui mutui bancari non è proporzionale all'effettivo costo ma viene assegnato un identico ammontare, sminuendo di fatto l'efficacia della misura.
“Facciamo appello al Parlamento affinchè nell'ambito della discussione in Aula per la conversione in legge vengano previste le necessarie modifiche e integrazioni in termini di risorse e contenuti”, ha concluso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
C.d.G.