L’AZIENDA
“Scià” è una linea di prodotti naturali per un pubblico di nicchia. Nelle fiere del nord Italia i capperi iblei, le mandorle di Avola, la Nocellara di Castelvetrano
L’eccellenza
in un respiro
Scià, da “sciatu”, letteralmente “fiato dell’anima”, modo di dire siciliano per esprimere affetto profondo, è anche il nome di un progetto di promozione e vendita di prodotti tipici d’eccellenza made in Sicily. Ideato e condotto da Arianna Occhipinti, produttrice di vino a Vittoria (RG) e da Elena Pantaleoni dell’azienda “La Stoppa” di Piacenza, l’idea di Scià ha cominciato a muovere i primi passi nel novembre 2008.
Capperi iblei, mandorle di Avola, olive Nocellara della zona di Castelvetrano ed origano selvatico sono i principali prodotti selezionati e proposti ad un mercato di nicchia che sappia riconoscerne le straordinarie qualità e sappia valorizzarli.
“L’idea nasce dall’amicizia con Elena Pantaleoni - racconta Arianna Occhipinti – e da una sinergia di idee sulla produzione di vino in biologico. Abbiamo pensato di far conoscere oltre ai nostri vini anche alcuni prodotti particolari che sappiano rendere il giusto merito alla Sicilia. Più che adattarci alla richiesta del mercato – spiega - stiamo sposando un progetto di valorizzazione del territorio”.
Quasi del tutto lasciati al naturale, se non per l’aggiunta di qualche piccolo ingrediente come il sale, i prodotti sono pensati per essere degustati nel pieno delle loro proprietà organolettiche, come il cappero ibleo, differente nel sapore rispetto a quello pantesco.
La commercializzazione ha cominciato a prendere vita a gennaio dello scorso anno, i canali sfruttati sono per la maggior parte quelli delle piccole fiere di prodotti d’eccellenza, dove il contatto col cliente è più diretto. Attualmente si punta soprattutto sul nord Italia, ma con l’obiettivo di espandersi all’estero e di tornare al sud Italia. “Anche qui in Sicilia c’è un certo interesse per i prodotti di nicchia – spiega Arianna Occhipinti – e il profilo del cliente medio è per lo più lo stesso dei nostri vini, un appassionato gourmet che non si accontenta di bere, ma che vuole conoscere anche il territorio di ciò che sta degustando”.
Tra le proposte più elaborate anche la salsa di pomodoro Siccagno, un biscotto di mandorla di Avola prodotto a Piacenza ed infine un aceto di vino rosso piacentino.
E tra i prossimi appuntamenti, quello del Salone del Gusto, un contenitore ideale per questi prodotti di nicchia, non solo gastronomicamente, ma anche ideologicamente.
Laura Di Trapani