Lo chef dello Shalai ha rivoluzionato il menu del ristorante stellato: ed è un viaggio sublime tra sapori e profumi del Vulcano e del mare
(Giovanni Santoro)
di Giorgio Vaiana, Linguaglossa (Ct)
Lo chef Giovanni Santoro, dello Shalai, ristorante stellato a Linguaglossa in provincia di Catania, non smette di stupire.
La sua crescita, esponenziale, ormai è sotto gli occhi di tutti. E lo dimostra con il nuovo menu del ristorante gestito dalla famiglia Pennisi: un mix perfetto tra mare e vulcano, tra sapori della tradizione e innovazione. Giovanni “vola” tra i sapori del mare, con polpo, gamberi e caviale grandi protagonisti, per tornare ai piedi del vulcano, con la carne della zona, i formaggi, le verdure, i funghi e il tartufo. I piatti di Giovanni convincono perché sono buoni; lo chef osa il giusto, senza mai strafare. Tiene d'occhio l'equilibrio dei sapori con maestria, inserisce il sapore “wow” solo quando è necessario e cerca sempre di valorizzare l'ottima materia prima che seleziona appositamente. Per avere un'idea della nuova cucina di Giovanni, vi consigliamo di provare un menu degustazione e far fare allo chef. Segnalate solo le intolleranze. Non preoccupatevi del resto. Così facciamo anche noi.
(Polpo e patate – Santoro)
Si inizia con un polpo cotto a bassa temperatura su una crema di patate e chutney di cipolla rossa con nocciole tostate. Semplicità e goduria allo stato puro.
(Crudo di gamberi – Santoro)
Si prosegue poi con una novità: crudo di gamberi, crema di burrata, caviale nero di storione su una salsa di pomodoro. E' il nostro piatto preferito. Acidità del pomodoro, dolcezza del gambero, sapidità del caviale: non manca nulla. Da mangiare e rimangiare.
(Vitellina al coltello – Santoro)
Poi un must dello Shalai: la vitellina a punta di coltello con fonduta ai formaggi e bacche di ginepro. Il piatto viene servito chiuso da una cloche che viene aperta sotto al naso del cliente. Si sprigiona l'affumicatura agli aghi di pino e si viene proietati in mezo ad un bosco. Non sembra nemmeno di mangiare carne cruda.
(Minestra di crostacei – Santoro)
Si passa ai primi con una minestra di spaghettoni artigianali ai crostacei. Alta scuola. I sapori sono perfettamente distinguibili.
(Tortello ripieno – Santoro)
Poi un tortello di pasta fresca ripieno di stracotto all'anatra e castagne “annegato” nel fondo di cottura (delizioso) e condito con tartufo nero di Palazzolo Acreide. Non per tutti.
(Filetto e verdure – Santoro)
Arriva il momento del filetto. Cottura perfetta, morbidissimo e succoso, accompagnato da verdure cotte al barbecue. Un ricordo delle scampagnate in famiglia.
(Volevo essere una mela cotta – Santoro)
Tra i dolci, Giovanni gioca con la tradizione e le materie prime della zona. Simpatica e originale “Volevo essere una mela cotta”, una bavarese alla mela accompagnata da una golosa spuma alla mandorla.
(Il cannolo secondo Shalai – Santoro)
Poi il cannolo alla ricotta secondo Shalai, una sorta di millefoglie realizzata con la scorza del cannolo, fatta artigianalmente, e deliziosi strati di ricotta fresca. Completano tutto la granella di pistacchi e la frutta candita.
In sala il servizio è attento e professionale ed è guidato da Dario De Salvo. Fidatevi ciecamente dei suoi consigli per l'abbinamento dei vostri piatti ai vini. A noi ha stupito con un Marsala riserva 2002 abbinato alla minestra di crostacei. I prezzi sono adeguati alla qualità proposta.
Shalai
Via Guglielmo Marconi, 25 – Linguaglossa (Catania)
T. 095 643128
www.shalai.it
Aperto solo a cena, escluso sabato e festivi. Gradita la prenotazione
Ferie: variabili, ma in inverno
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì