Cena a 4 mani con lo stellato Tony Lo Coco: “Mettiamo nei piatti la bellezza delle nostre materie prime”
(Tony Lo Coco e Riccardo Cilia)
Sorriso velato di emozione, una buona dose di umiltà e tanta, tanta passione.
Dalla serata “Oro di Sicilia” che si è tenuta al ristorante Tocco d'Oro di Comiso, in provincia di Ragusa, emerge una “stellina”: Riccardo Cilia, 23 anni, chef del ristorante di famiglia della cittadina ragusana mostra ai presenti il suo talento. E c'è da credere che questo ragazzo farà strada. Soprattutto se uno chef stellato, come Tony Lo Coco, patron de I Pupi di Bagheria in provincia di Palermo, lo prende sotto la sua ala protettrice e lo guida tra tecniche, fornelli e abbinamenti. Quella di Comiso è stata sì una serata per elogiare i prodotti della Sicilia orientale e di quella occidentale, ma è stata anche l'occasione per far conoscere ai più questo giovane chef di cui si dice un gran bene. Riccardo ha dimostrato, con i suoi piatti, di avere idee chiare sul suo concetto di cucina. La tecnica c'è, la mano pure. Ora Riccardo deve lanciarsi definitivamente. E seguendo i consigli di un amico-collega come Tony Lo Coco, non sarà certo difficile per lui scalare l'olimpo della cucina. La cena, ideata da Sabrina Gariddi, ha messo ai fornelli, come detto Riccardo Cilia e Tony lo Coco. Da un lato l'estro giovanile, dall'altro le certezza di uno stellato. Il risultato? Una cena piacevole e goduta fino all'ultima portata.
“Il nostro obiettivo – spiega Tony Lo Coco – è quello di unire la Sicilia, da oriente a occidente. Il brand “Sicilia” è destinato a diventare sempre più forte e noi abbiamo il dovere, anche morale, di portare in giro questo marchio nel mondo per far conoscere la bellezza dei nostri prodotti, attraverso le nostre materie prime”. “Abbiamo ideato un gioco con Tony – dice Riccardo – quello di portare i prodotti tradizionali di un lato della Sicilia e mescolarli con quelli dell'altro lato. Tra i piatti, vi presento “68 km”, un piatto ideato con materie prime del posto. 68, infatti, è il totale dei chilometri percorsi dagli ingredienti che compongono questo piatto, dal posto in cui vengono presi e fino al mio ristorante”. Si comincia con 4 entrée. Dalla cornucopia di cannolo e tonno e un cartoccino all’anciova dello chef palermitano, al sushi barocco e involtino primavera con verdure e gambero bianco, le proposte dello chef ibleo.
(Gambero e salsa al cetriolo – Cilia)
Poi via agli antipasti. Il debutto è di Riccardo: gambero crudo su salsa di cetriolo, robiola di capra girgentana e mango. La freschezza del cetriolo a volte domina.
(Spaghetto di tonno – Lo Coco)
Poi il capolavoro di Tony Lo Coco, il piatto che c'è piaciuto di più: lo spaghetto di tonno crudo con salsa di bottarga e yuzu. Tonno crudo tagliato a forma di spaghetto su una salsa sapidissima di bottarga e una nota acida data dallo yuzu. Tre ingredienti per un grande piatto. Ne avremmo mangiato volentieri ancora.
(68 km – Cilia)
Ecco poi il “68 km”. Anche questo è destinato a diventare un grande piatto: uno sgombro affumicato nel forno a legna, servito con stracciatella di burrata, spremuta di insalata di pomodoro e trucioli di pane croccante. Nulla da dire. Una vera sorpresa.
(Anelletti al forno – Lo Coco)
Tony per i primi ha portato i suoi anelletti al forno. La famosa pasta palermitata rivisitata dallo chef con un ragu di tonno e crema di ragusano. Un piatto da mangiare e da rimangiare.
(Ricciola e crema di topinambur – Cilia)
Cilia ha di seguito proposto la sua ricciola con crema di topinambur, carciofo e salsa di prezzemolo, valorizzando il sapore dei carciofi cotti sulla carbonella. Grande equilibrio in questo piatto. Pesce cotto alla perfezione.
(Crema di yogurt – Cilia)
Immancabili i dolci. Per pulire il palato, una spuma di yogurt con mandorle con gel di more e zenzero firmato dallo chef ibleo. Non per tutti.
(Verdello – Lo Coco)
Tony ha scelto il gusto del verdello per proporre il suo dessert, presentandolo in varie consistenze: pan di spagna al limone, gelato di limone, crema al limone. Varie consistenze per un dolce irresistibile. Una cena piacevole, filata via liscia senza intoppi. E ora si replica. A Comiso è già tempo di organizzare una seconda puntata.
G.V.