Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vino della settimana

Vino della settimana – Trentino Doc Riesling Renano Una Tantum 2014 di Cavit

09 Febbraio 2019
una_tantum_2014 una_tantum_2014

di Federico Latteri

5.400 ettari di vigneti, 4.500 viticoltori, 10 cantine cooperative, una delle barricaie più belle d'Italia, un'enoteca, una sede storia in un luogo del '500.

Ecco molto in sintesi Cavit (Cantina Viticoltori del Trentino), diventata punto di riferimento di tutta l'enologia di questo interessante territorio. La storia di Cavit inizia nel 1950, quando alcuni viticoltori, consapevoli dell’unicità della loro terra e desiderosi di valorizzare i loro prodotti, si associano dando vita a un Consorzio di Cantine Sociali. Da qui prenderà vita Cavit che ancora oggi è considerata cantina sociale di secondo livello, perché è, per dirla in termini semplici, una cantina sociale di tante cantine sociali. Nel 1957 alla funzione tecnica venne affiancata la funzione commerciale: il Consorzio si dotò di una cantina per le accresciute esigenze degli associati. Oggi Cavit raccoglie, esamina e seleziona le materie prime prodotte dalle cantine associate, controllando ogni fase: dall’affinamento all’imbottigliamento, il tutto nel rispetto dell’ambiente. Ma c'è di più, visto che prosegue, anzi si intensifica la collaborazione con l'Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach), che forma i tecnici più qualificati, e con altri centri di ricerca enologica nazionali. Il risultato è una qualità premiata da innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali.

Nel 1964 venne costruita l’attuale sede di Ravina di Trento, potenziata a partire dal 1977 fino a raggiungere gli odierni 80 mila metri quadri. Cavit ha potuto consolidare e valorizzare un patrimonio e una tradizione di esperienza maturati in più di 60 anni. È un “cuore” nel Trentino, un libro che propone sempre nuovi capitoli, legati tra di loro dalla naturale evoluzione di una tradizione che non ha fine. La sede di rappresentanza dell’azienda è Maso Toresella che risale al ‘500 e che si estende su 6,5 ettari, sul lago di Toblino in uno dei luoghi più incantevoli del Trentino con una splendida villa circondata da vigneti, fondata dai Principi Vescovi di Trento. Qui, Cavit e l’Istituto Enologico di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) hanno fondato un centro di sperimentazione avanzata, da cui ha preso il via il primo embrione di un progetto viticolo ed enologico destinato a creare prodotti di altissimo pregio come i vini della linea “Il Maso”, veri e propri “cru”.

A Ravina, Cavit ha dato vita all'Enoteca, in cui sono esposti tutti i prodotti che rappresentano il fiore all’occhiello dell’azienda, vincitori di premi prestigiosi, riconosciuti in Italia e all’estero. Inoltre sono presenti le migliori etichette delle 10 cantine associate e una selezione dei più esclusivi vini italiani ed internazionali. Cavit oggi è davvero un punto di riferimento: da sola produce circa i tre quarti del vino trentino (oltre 62 milioni di bottiglie tra spumanti Trentodoc e vini fermi). 

Abbiamo degustato il Trentino Doc Riesling Renano Una Tantum 2014, un’etichetta molto particolare prodotta solo in questo millesimo. E’ stata una sorpresa per gli stessi agronomi ed enologi della Cavit che non si aspettavano un tale risultato in un’annata singolare, da molti punti di vista difficile da comprendere in pieno, ma sicuramente favorevole alle varietà a maturazione tardiva. Le uve sono frutto di un vigneto con esposizione nord ovest che si estende per quasi un ettaro sulla collina a est di Trento ad un’altitudine di 450 metri sul livello del mare. Qui il terreno è ricco di calcare marnoso (Scaglia Rossa) e presenta una tessitura franco limosa in superficie e franca in profondità. La vinificazione ha inizio con diraspatura e pigiatura. Seguono 4 ore di macerazione a freddo a 10°C e la fermentazione in acciaio inox ad una temperatura non superiore a 18°C. Il lungo affinamento sur lies ha la durata di 3 anni e, dopo l’imbottigliamento, eseguito in agosto, il vino resta in vetro per quasi un altro anno prima di essere immesso in commercio.

Versato nel calice, presenta un colore giallo verdolino di buona intensità. E’ elegante e complesso all’olfatto con profumi di mela, pesca bianca, melone bianco, note agrumate e un tenue cenno di idrocarburi. Al palato è molto fresco, dinamico, ma anche dotato di buona intensità gustativa e di una certa consistenza. Ottimo l’equilibrio e lungo il finale. Un bianco completo che evolverà ancora per diversi anni. Si abbina bene alla cucina di mare, in particolare crudi, molluschi e crostacei. Da provare con i formaggi freschi di capra. 

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Cavit
Via del Ponte, 31/33 – Trento
t. +39 0461 381711
cavit@cavit.it
www.cavit.it

 

IL VINO IN PILLOLE