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Tradizione, contaminazione e creatività: ecco il “Secondo Tempo” di Salvo Campagna

03 Dicembre 2018
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(Salvo Campagna)

di Stefania Petrotta

Premettiamo che per provare la cucina di Salvo Campagna, chef patron del ristorante “Secondo tempo” a Termini Imerese, in provincia di Palermo il percorso non è agevolissimo pur trovandosi solo ad un paio di chilometri dal centro urbano. 

Eppure quando finalmente si arriva, lo splendido panorama che si ritrova davanti vale tutte le difficoltà. È indubbio che una migliore agibilità della strada farebbe sì che il posto, che offre anche qualche camera per pernottare, fosse maggiormente frequentato, perfino da semplici appassionati come noi disposti a mettersi in macchina per andare a conoscere le cucine del territorio. Ne approfittiamo quindi per fare una riflessione su quanto sarebbe auspicabile che i comuni per primi avessero a cuore queste realtà che potrebbero portare nei loro territori un flusso turistico maggiore. Il nostro vuole essere un monito a cui aggiungiamo un invito all’amministrazione: andate a mangiare al “Secondo tempo”, non ve ne pentirete e, al contempo, vi renderete conto della situazione.


(Mise en place – Secondo Tempo)

Ciò detto, Salvo Campagna, classe 1986, proviene da un percorso che l’ha visto in giro nelle cucine di tutto il mondo. E non è un modo di dire perché, ventenne, dopo un’esperienza in casa, decide di andare a lavorare per qualche anno addirittura in Australia. E’ questa l’esperienza che lo formerà maggiormente, a suo dire, e di cui si compiace ancora oggi quando ne parla. Seguono le cucine degli stellati Enrico Bartolini e Accursio Craparo prima di imbarcarsi in una nuova avventura a Londra dapprima al Pied à Terre e poi al Ristorante Semplice oggi chiuso (entrambi una stella Michelin). Ma la nostalgia di casa è sempre in agguato. E così, Salvo fa armi e bagagli e, insieme alla futura moglie, la designer macedone Ilina Zimbakova, apre il suo ristorante, dapprima nel centro di Termini e in seguito in questa bella tenuta appena fuori la cittadina.

Tre i menù degustazione che cambiano un paio di volte a stagione perché, come recita già il nome, la materia prima varia “secondo tempo”. Nel menù “Tradizione” troviamo le ricette della nonna reinterpretate dalla mano dello chef, in quello “Contaminazione” Campagna riprende le esperienze all’estero in stile italiano e, infine, nel menù “Creatività” da sfogo a tutto il suo estro. In occasione della nostra visita, straordinariamente, costruisce per noi un percorso di degustazione che li attraversa tutti e tre.


(Amouse Bouche – Secondo Tempo)

Iniziamo con un amuse bouche a base di spuma di carote, crumble al tartufo e polvere di foglie di carota.


(Capasanta – Secondo Tempo)

Seguono tre antipasti. Dal menù Creatività, capasanta, ananas, lardo e tamarindo. Molto interessante e aromatico sebbene la capasanta venga un poco sopraffatta dal sapore più spiccato degli altri ingredienti.


(Tempura – Secondo Tempo)

Dal menù Contaminazione, “Tempura vs Panella”, capone in tempura di ceci, caramello al peperone e maionese al curry, ottimo.


(Insalata di bollito)

Dal menù Tradizione, “Insalata di bollito alla palermitana” con crema di carote e salsa verde, piatto tipico che stupisce per leggerezza e profumi. Anche questo molto buono.+, ma per noi non c’è dubbio: vince la contaminazione.


(Risotto – Secondo tempo)

Continuiamo con proposte dalla Contaminazione e dalla Tradizione perché il terzo menù non prevede primi. Iniziamo dal riso, zucca, zenzero e crostacei. Sarà che amiamo lo zenzero ma ci piace molto.


(Tagliolino – Secondo Tempo)

Segue il “Tagliolino mari e monti”. Il nome ci terrorizza perché ci riporta ad una cucina ormai obsoleta, ma Campagna ci sorprende nuovamente con il risultato. Si tratta infatti di un tagliolino fresco profumato ai porcini con tartufo, ortaggi e frutti di mare. Piacevolissimo. 


(Animelle – Secondo Tempo)

Arriva il secondo, naturalmente dal menù Creatività: animelle, cavolfiore, bergamotto e liquirizia. Un bel piatto a cui tuttavia manca una spinta sapida che lo renda “frizzante”.


(Pre-dessert)

Per concludere, pre dessert al sorbetto di frutti rossi e yogurt,


(Dessert – Secondo Tempo)

dessert a base di gelatina di lychees, granita al pompelmo rosa e croccante al sesamo


(Piccola pasticceria – Secondo tempo)

e, in chiusura, la piccola pasticceria il cui bacio di dama alla cannella ripieno di caramello salato ci conquista totalmente. Menzione speciale per il pane auto prodotto che ha piacevolmente accompagnato la nostra cena. Ambiente elegante, ampie vetrate sul panorama e bei soffitti con travi a vista. Servizio attento. Soddisfacente carta dei vini. Menù degustazione a 55, 65 e 75 euro.

Secondo Tempo
contrada Impalastro – Termini Imerese (Pa)
t. 091 8113775
Orari: martedì-sabato dalle 19,30 alle 23, la domenica anche 12,30-15
Chiuso: lunedì da marzo a ottobre e a dicembre; da gennaio a marzo e a novembre aperto solo venerdì, sabato e domenica
Ferie: mai
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì