(Lamberto Frescobaldi)
di Michele Pizzillo, Milano
Laudemio Frescobaldi è sicuramente la massima espressione dell’olio extra vergine d’oliva, vista la passione che da mille anni ci mettono questi agricoltori nel coltivare la terra e valorizzare il territorio dove crescono le olive.
Così, per ricordare il trentesimo raccolto di questo incredibile oro verde, il presidente della Marchesi Frescobaldi, Lamberto e il giovane cugino Matteo, appena nominato brand manager di Laudemio (una produzione di 100.000 bottiglie all’anno) e rappresentante della trentesima generazione della famiglia, hanno scelto Milano per raccontare il loro olio, ma, anche, come cambia nel nostro Paese il consumo dell’olio extra vergine di oliva. Incaricando Nomisma di fare una ricerca per valutare gli atteggiamenti del consumatore sul mercato del luxury e dell’olivicoltura di qualità che Denis Pantini ha illustrato nel corso dell’incontro milanese. Ed è proprio il dirigente di Nomisma a sottolineare di aver avuto modo di “capire come l’olio evo è passato da commodity a bene di valore. Tant’è che nella classifica dei prodotti alimentari percepiti come beni ricercati troviamo al primo posto il tartufo (28% dei consumatori), seguito dal caviale (23%), champagne (20%), ostriche (13%) e l’olio con il 7%, ma per quello pregiato la quota cresce sino al 13% tra i luxury”. Proseguendo a raccontare la ricerca, Pantini evidenzia che per i consumatori l’olio evo è molto di più di un prodotto alimentare, perché è visto come un ingrediente per la cucina di tutti i giorni, come elemento chiave della dieta mediterranea, utile alla salute, il simbolo della cucina italiana nel mondo e il 34% dei consumatori preferisce spesso quelli con marchi di produttori noti o famosi. Infatti, l’olio più richiesto è il Toscano Igp (2.556 tonnellate) seguito dal pugliese Terra di Bari dop (2.444 tonnellate), il siciliano Val di Mazara dop (1.634) e, via via, il Riviera Ligure dop (582 tonnellate), Umbria dop (410 tonnellate). In questo contesto, l’olio Laudemio che i Frescobaldi ottengono dagli uliveti delle tenute che si trovano attorno a Firenze, secondo la ricerca Nomisma, è riconosciuto per l’eleganza, l’ottima qualità, la tradizione, il lusso. D’altronde l’impegno nell’agricoltura rappresenta da sempre l’aspetto caratteristico di questa famiglia fiorentina che dai primi anni del Trecento, in Toscana produce vino e olio extra vergine d’oliva.
(La bottiglia di Laudemio)
“Il nostro olio si è affermato come pregiato prodotto di nicchia apprezzato per la sua grande qualità e tipicità dai grandi chef e dai consumatori che privilegiano prodotti premium e gourmet – sottolinea Matteo Frescobaldi – Tant’è che il 60% della produzione è esportata tra Stati Uniti e Giappone ed è presente nei templi della gastronomia di tutte le grandi città del mondo”.
A raccontare la straordinaria storia dell’olio che nel 1989 anticipò i tempi, regolamentando per la prima volta un disciplinare a tutela della massima qualità dell’olio extra vergine quando ancora non si parlava di igp e tantomeno di dop, è stato Lamberto, che spiega anche il nome, Laudemio: nel medioevo con il nome Laudemio si indicava la parte di raccolto riservata al signore proprietario delle terre. Quindi, il migliore che scaturiva dalla premitura delle olive. Su quella scia si colloca il Laudemio Frescobaldi, che rappresenta la massima qualità dell’olio extra vergine di oliva. Che nasce da una purissima spremitura a freddo di olive perfettamente integre provenienti dai 300 ettari di proprietà Frescobaldi nelle colline che circondano Firenze, seguendo tutti gli accorgimenti che assicurino sempre il più alto livello di qualità nell’assoluto rispetto della tipicità. E, infatti, “l’olio dell’annata 2018 è di grande qualità, grazie anche ad un andamento climatico favorevole alla coltura dell’ulivo, permettendo di avere un olio che all’occhio si presenta limpido, verde smeraldo, sprigionando profumi di erba fresca falciata e carciofo, e al palato si caratterizza con un sapore molto intenso ed elegante di frutta fresca e piacevoli sentori di amaro e piccante, molto equilibrati e non aggressivi”, dice Matteo guidando la degustazione dell’olio che adesso dovrebbe essere distribuito nei negozi più eleganti di tutto il mondo.
(I vini degustati)
Mentre la scelta della bottiglia a sezione ottagonale, dal design retrò delle bottiglie di profumo francesi, è un’idea di Bona Frescobaldi, rammenta Lamberto, per sottolineare e rafforzare l’eccellenza del Laudemio che, giustamente, riteneva un prodotto unico. Le sfaccettature e il vetro trasparente poi, esaltano il colore e i luminosi riflessi dell’olio. Insomma, una bottiglia riconoscibile al primo sguardo e con le sue linee austere ed eleganti impreziosisce ogni tavola. Ogni bottiglia riporta l’annata del raccolto caratteristica del Laudemio, a differenza dei comuni oli extravergini di oliva. E’ ovvio che sin dalla sua prima apparizione sul mercato italiano, nel 1989, il Laudemio Frescobaldi si impose come pregiato prodotto di nicchia, apprezzato per la sua grande qualità e tipicità. Per poi conquistare anche gli scaffali dell’alta ristorazione, delle enoteche e delle gastronomie di molti paesi esteri. All’incontro per festeggiare i 30 anni di Laudemio, c’è stata anche la possibilità di degustare quattro vini della produzione Frescobaldi: Alìe Ammiraglia rosé 2017 (Syrah con un tocco di Vermentino), Tenuta Perano Chianti Classico 2015 (esempio di unicità qualitativa straordinaria), Benefizio Pomino Riserva 2017 (un vino che racconta la storia dello Chardonnay in Toscana) e Pomino Vinsanto 2009 (dalla complessità di aromi supportati da una freschezza vivace e un finale caldo quasi da distillato).