Santin in controtendenza: basta con le guide
Mentre c’è chi sorride per essere entrato nel firmamento della Guida Rossa, c’è anche chi alla stella dice no. “No a voti e segnalazioni, basta con le pagelle, addio alle guide: mi basta Internet”. E così, con una email ai direttori, lo chef Ezio Santin comunica di uscire da tutte le guide gastronomiche. Proprio lui, con due stelle e 33 anni di carriera che definisce “sotto esame”, ora s’incammina sulle orme di Gualtiero Marchesi. Dalle pagine del Corriere, il capocuoco dell’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano (Mi) parla di eccessiva pressione psicologica e pratica che, se da un lato ti sprona e ti migliora, dall’altro non può essere protratta per sempre. E se le guide nascono proprio per promuovere un ristorante e portavici gente, Santin fa spallucce sorridendo: “Da noi arrivano clienti da tutto il mondo: Internet ci segnala ovunque, dunque crediamo che oggi le guide non possano migliorarci ulteriormente”. E così, mentre lo chef dichiara di non essere interessato a essere inserito con un punteggio in una guida, almeno finché l’Osteria non passerà a un suo successore, viene da chiedersi se non sia un po’ come nella favola della volpe e l’uva. O se piuttosto la sua decisione non debba considerarsi una critica a un sistema da rivedere. O un moto d’orgoglio patriottico che, come lo chef Marchesi, spinge a dire: “Non accetto di essere messo ai voti: noi italiani siamo così ingenui da affidare il nostro successo ai francesi”.
A. G.