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L'azienda

Ice Cube raddoppia nel 2018: boom di vendite di ghiaccio alimentare

25 Ottobre 2018
ghiaccio ghiaccio


(ph Vincenzo Ganci)

Boom di consumi per il ghiaccio alimentare. Cresce l’attenzione del consumatore contro le insidie  nel cubetto. Ad esserne testimone è  ce Cube, l’azienda di Termini Imerese, nel palermitano, che segna un successo dopo l’altro e, da quando il cubetto inizia finalmente a essere considerato un alimento, raddoppia la sua capacità produttiva, registrando un boom di vendite soprattutto nella grande distribuzione. 

Nel 2018, sono  oltre 100.000 i chilogrammi di ghiaccio prodotto al giorno. Ma si attende un raddoppio nel 2019. A spiegare il trend di crescita, sono Simone Di Martino e Leopoldo Lipocelli, i due soci romani di nascita e palermitani di adozione che dieci anni fa hanno dato vita alla start up, ormai affermata a livello nazionale e non solo. La loro azienda, una fabbrica innovativa a Termini Imerese, in provincia di Palermo trasforma l’acqua oligominerale proveniente dalle sorgenti del gruppo montuoso delle Madonie, la solidifica e la fa entrare nel mondo dell’Horeca e, da circa tre anni, anche nella grande distribuzione, contribuendo alla crescita di sensibilità per innalzare il livello di sicurezza alimentare. “Circa 10 anni fa dopo esperienze imprenditoriali all’estero – afferma De Martino – ci siamo resi conto che in Spagna e negli Stati Uniti, il ghiaccio era una commodity mentre in Italia la gestione di questo prodotto –servizio era carente”. Nasce così l’idea di Ice Cube e la sua proposta del ghiaccio alimentare come alimento a tutti gli effetti. La vera e propria svolta nel consumo quotidiano si ha circa tre anni fa. “Insieme all’associazione Inga (Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare) nel 2016 siamo stati i promotori di un manuale legato alla gestione e alla produzione del ghiaccio che il Ministero della Salute ha valutato conforme ai requisiti del Regolamento della comunità europea. Anche per la produzione industriale così da stabilire un ambito disciplinare di cui siamo stati precursori in Europa”. Oggi i numeri parlano chiaro. L’incremento dei consumi ad uso domestico è notevolmente cresciuto grazie alla sensibilizzazione e alla maggiore attenzione nei confronti delle insidie batteriche che si nascondono nel ghiaccio fai da te. Negli ultimi due anni la crescita di Ice Cube riguarda il 35 per cento nel canale cash&carry e ben il 172 per cento in Gdo.

Oggi Ice Cube viene prodotto nel più grande ed innovativo impianto di produzione del Mediterraneo. Il marchio è sempre più riconoscibile e affidabile. Il processo e il prodotto sono conformi alle normative comunitarie vigenti. L’azienda prosegue così le sue iniziative di divulgazione culturale con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più professionisti e consumatori. Diventata ormai leader di mercato in Italia, collaborando con i più prestigiosi brand del beverage, inizia una forte crescita anche in Francia, dove è già presente. Innovative sono le sue proposte di prodotto, che spaziano dai classici cubetti in confezioni, ideali per ogni esigenza sia in punto vendita che a casa, ai prodotti premium per bartender esigenti e in cerca di novità. Novità del 2018 è inoltre Ice Cup, un bicchiere fatto su misura che contiene cubetti di ghiaccio pure Ice Cube pronto all’uso, ideale per bevande take away. Tra le iniziative di successo del brand ci sono quelle di comarkegting con Bacardi, Coca Cola e Carrefour in 600 punti di vendita per promuovere la “cocktail experience”, il trend in consolidamento anche ad uso casalingo. Il ghiaccio Ice Cube sarà presente anche a Taormina Gourmet 2018. 

C.d.G.