(Nicola Fiasconaro e il figlio Mario)
di Michele Pizzillo, Milano
Ferragosto, a Milano, puntuale come il proverbiale orologio svizzero, arriva una pioggia di panettoni. Che di milanese hanno solo il nome, perché i panettoni del Ferragosto meneghino arrivano dal fondo dello Stivale.
Cioè, da Castelbuono, lo splendido borgo immerso nel verde del Parco delle Madonia, a 100 chilometri da Palermo, dove Nicola Fiasconaro è ancora al lavoro per sfornare il “dolce tipico del Natale milanese” che ha promesso a Pierfrancesco Majorino, Assessore alle politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano, per distribuirli alle persone bisognose in occasione della festività di metà agosto. E’ già diversi anni che il maestro pasticcere siciliano assicura piccoli dolci e sontuosi panettoni, ai milanesi in difficoltà che d’estate restano in città e, per trascorrere qualche ora di spensieratezza, partecipano alle iniziative promosse dal Comune che, oltretutto, rappresentano una buona occasione di socializzazione. Si tratta generalmente di feste di piazza, ritrovi nei centri socio-ricreativi, appuntamenti culturali, rendez-vous collettivi nei cortili e per le vie di quartiere anche solo per un ballo all’aperto o una merenda in compagnia ma, con un occhio di riguardo per le persone più bisognose. Tenendo fede a una “squisita” e ormai lunga tradizione, il maestro pasticcere siciliano, anche quest’anno ha deciso di non fare mancare sulle tavole e sui banconi degli eventi benefici organizzati con la regia del Comune di Milano, i piccoli dolci della tradizione siciliana e i magnifici panettoni che hanno reso famoso nel mondo la produzione Fiasconaro.
L’evento più atteso è, però, la festa di Ferragosto in piazza del Cannone, a ridosso del Parco Sempione, il grande polmone verde realizzato nel 1893 e così chiamato perché dal Duomo, attraverso l’Arco della Pace, porta al Passo del Sempione. Qui musica, cori (spesso in meneghino stretto), intrattenimento, giochi all’aperto… e tutta la bontà firmata Fiasconaro che i milanesi hanno ormai imparato a conoscere e a riconoscere fin dal primo boccone. In questa occasione – è veramente un evento raro e sicuramente da sottolineare -, in anteprima assoluta, Nicola Fiasconaro farà scoprire la fragranza del nuovo panettone agli Agrumi di Sicilia, che tutti fan della produzione siciliana, potranno assaporare solo nel prossimo autunno, quando il panettone pensato per il prossimo Natale, sarà disponibile sugli scaffali delle pasticcerie italiane e straniere. Il perché di questo grande amore per la metropoli lombarda, è proprio il mastro pasticcere di Castelbuono a spiegarlo: “Quando, da ragazzo, venni a Milano per affinare l’arte della pasticceria, imparai a conoscere il panettone. Me ne innamorai e provai a farlo studiando le tecniche di lavorazione e le regole di lievitazione. Poi, tornato in Sicilia, ho sempre cercato di interpretarlo senza mai snaturare la ricetta originaria. Il mio nuovo panettone ne è un esempio lampante: canditi dei nostri agrumi e zafferano della nostra terra… un prodotto così orgogliosamente siciliano nel pieno rispetto della sua matrice milanese”.
Un incontro proficuo Nicola-Milano, visto il percorso della piccola azienda fondata nel 1953 da Mario Fiasconaro, che in 65 anni di attività ha saputo trasformarsi in indiscusso punto di riferimento per il settore dell’alta pasticceria, imponendosi a livello internazionale. E, tutto con una forte connotazione artigianale e uno stretto rapporto con il proprio territorio. Passione per la dolcezza più autentica e vocazione per la qualità assoluta: da qui nascono tutti i prodotti Fiasconaro che esaltano le materie prime dell’Isola: dal cioccolato di Modica al pistacchio di Bronte, dalle mandorle alla manna, dagli agrumi alle albicocche. Punto di forza della produzione è la linea di panettoni ripensati in chiave siciliana e madonita. Segno di riconoscimento inconfondibile di tutti i prodotti da forno Fiasconaro è la lievitazione naturale, un lento processo di fermentazione che dura ben 36 ore e che, pur escludendo l’utilizzo di additivi chimici e di conservanti, garantisce al prodotto una ‘vita’ sorprendentemente lunga e una fragranza ineguagliabile.