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Scenari

Export dei vini italiani in Cina, che balzo in avanti: le nostre produzioni a un passo dal podio

19 Luglio 2018
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Aumenta la voglia di vino italiano nel Paese del Dragone. Nel primo trimestre del 2018 l'export enologico made in Italy in Cina è cresciuto del 62,82%.

Il dato economico emerge dal IX Rapporto annuale “Cina. Scenari e prospettive per le imprese” della Fondazione Italia Cina e consente all'Italia di superare la Spagna piazzandosi al quarto posto per i valori esportati. Il risultato – si spiega nel documento – è stato possibile grazie al lavoro delle “autorità italiane in Cina che hanno investito molto su questo risultato cercando di promuovere, attraverso il consumo di vini italiani, anche la qualità di vita italiana e dunque, indirettamente, tutto il comparto del Made in Italy”. Dallo studio, elaborato dal Centro Studi per l'Impresa della Fondazione Italia Cina (Cesif) che raccoglie ricerche, analisi di rischio e previsioni nel breve-medio periodo sul Paese orientale, emerge inoltre che è sempre la Francia, relativamente al 2017, a primeggiare la classifica enologica delle esportazioni con 217,8 milioni di litri, seguita da Australia (105.777.343) e Cile (74.374.462). 

Sul fronte complessivo alimentare è segnalato che l'Italia consegue un avanzo commerciale con la Cina nel settore grazie a un +8,54% di importazioni e al calo del 7,72% dell'export cinese verso l'Italia. Con cioccolato, pasta, olio di oliva – si precisa inoltre – lo Stivale è tra il primo e il secondo posto nelle esportazioni, seguiti da spumante, acque minerali, vino, caffè e formaggi. “Complessivamente il made in Italy, non soltanto agroalimentare, ha superato per la prima volta i 20 miliardi di dollari scavalcando il record del 2014 con una crescita al di sopra del 22%, mai così accelerata – affermano i ricercatori – dal 2010. Il +22% dell'export italiano rappresenta la miglior crescita di un Paese dell'Unione europea in Cina”.

C.d.G.