IL PREMIO
Pietro D’Agostino premiato dalla Guida dei Ristoranti d’Italia dell’Espresso con AssoBirra. Il ristorante di Taormina trionfa con le segnalazioni dei gourmet
Menù con la birra,
“La Capinera”
sul podio
Trentasei anni, chef per passione, tra i fornelli da 25 anni. Potrebbe essere questa la nuova carta d’identità di Pietro D’Agostino (nella foto), patron della Capinera di Taormina, che da questa mattina aggiunge una nuova stelletta ai tanti successi già incassati.
L’ultimo è quello di avere vinto, con il suo ristorante, il premio “Tavola della birra 2010”. Un riconoscimento assegnato dalla Guida dei Ristoranti d’Italia dell’Espresso con AssoBirra, l’associazione degli Industriali della birra e del malto, nell’ambito dell’iniziativa “Menu mediterranei con la birra”.
Sono stati 51 i ristoranti d’Italia, selezionati dalla Guida, che hanno proposto in primavera un menu d’ispirazione mediterranea in abbinamento con la birra. Il vincitore assoluto, Pietro D’Agostino, è stato selezionato tra sette locali finalisti, che hanno dimostrato di saper coniugare al meglio le loro creazioni con il carattere e il gusto della birra.
“Noi abbiamo proposto un menu di pesce – racconta D’Agostino – ad un prezzo politico di 75 euro. L’iniziativa doveva durare fino a maggio ma io ho continuato a presentare il menu per tutta l’estate perché la risposta della clientela era soddisfacente. D’estate una birra fresca ben si sposa con il cibo e si coniuga bene anche con l’esigenza di non esagerare con l’alcol senza rinunciare a bere”.
E il patron della Capinera svela anche il suo amore per la birra. “È un mondo che a me piace tantissimo – dice – e ci sono birre che si abbinano molto bene con i nostri piatti. Ad esempio la birra analcolica è spettacolare con i crudi di mare. Nuove scelte che stanno facendo tendenza”. Nell’ottica che abbinare la birra alla cucina di qualità vuol dire bere responsabilmente e con gusto.
La Capinera di Taormina ha vinto il premio grazie alle segnalazioni della clientela alla Guida dei ristoranti, con il record di contatti in Lombardia e in Lazio. “Piatti di classe cristallina” – si legge nella motivazione – che richiamano sapori e profumi del territorio. E “la scelta di abbinarli con birre ‘quotidiane’, che ognuno, con un piccolo sforzo, può reperire per la sua serata”.
Alla Capinera è stato dedicato lo spazio speciale di una pagina intera su “Le Tavole della Birra 2010”. Menzione speciale anche per i sei finalisti, che hanno la vetrina di una scheda speciale di mezza pagina nella Guida: “Delle Antiche Contrade” di Cuneo, “Giuda Ballerino!” di Roma, “Il Capriccio” di Manerba sul Garda (BS), “Locanda Liuzzi” di Cattolica (RN), “Nicola Cavallaro” di Milano e “Nidaba” di Montebelluna (TV).
Ecco il menu mediterraneo di Pietro D’Agostino.
Il crudo di mare con sale di Mothya agrumi di Sicilia e olio extravergine di oliva (L’analcolica – temperatura di servizio: 4/6 gradi). Tartara di tonno rosso e cernia di fondale con verdure al vapore e gocce al Marsala vergine (Lagher – temperatura di servizio: 6/8 gradi). Vermicelli di farina di mais con ragù di triglie su pennellata di nero di seppia (Blanche – Temperatura di servizio 8/10 gradi). Cuore di tunnina di Favignana con cipolla in agrodolce di aceto di vino fragolino (Weizen – Temperatura di servizio 5/6 gradi). Tortino alle pere spinette caramellate con gelato alla cannella (La rossa – Temperatura di servizio 6/8 gradi). Oppure Tagliere di formaggi di Sicilia con varie composte alla frutta (La rossa – Temperatura di servizio 6/8 gradi).
Carla Fernandez