(Erik Lavacchielli e Dario Croci)
di Michele Pizzillo, Milano
I “quattro mezzi spaghetti”, cioè il format bolognese Fourghetti, sbarca a Milano, in una location simbolo qual è Casa Milan.
All’inaugurazione, però, non c’era Bruno Barbieri, ideatore di questo format e giudice di MasterChef perchè il format Casa Milan Bistrot / Fourghetti non prevede il suo coinvolgimento diretto, ma la sua “filosofia” di cucina sarà ben presente visto che al resident-chef Dario Croci, spesso si affiancherà il giovane executive chef del Fourghetti di Bologna, Erik Lavacchielli, presente all’inaugurazione. “Visti gli impegni, anche televisivi, fargli fare tutto sarebbe stato impossibile anche per un gran lavoratore come Barbieri”, ha confidato Silvia Belluzzi, l’imprenditrice bolognese proprietaria del format Fourghetti; sottolineando che “il nostro Bistrot aperto all’interno della sede della storica società rossonera, offrirà la possibilità di vivere una food experience completa dalla colazione al mattino ad un aperitivo in compagnia di amici la sera, immersi nell’atmosfera di un locale dal concept moderno e ricercato”. E, così, “il racconto del brand Fourghetti continua grazie al successo ottenuto a Bologna – si infervora la signora Belluzzi -. Il fil rouge tra la Casa Madre di Bologna e il Casa Milan Bistrot / Fourghetti sarà il nostro executive chef, un ragazzo pieno di talento, che insieme a Dario Croci saprà stupire e convincere i palati milanesi. Abbiamo prestato particolare attenzione anche alla cura dell’American Bar, dove i clienti potranno assaporare una linea di cocktail esclusiva elaborata dal Bartender di Bologna Salvatore Castiglione, che supervisionerà l’attività del Barman Manuel Balboni”.
Messa così, come si fa a dire che Barbieri non c’è? Non appare, ma la sua idea di cucina sarà ben presente anche nel covo dei “milanisti”, e negli appuntamenti più importanti, ad affiancare in cucina Croci, ci sarà sempre Erick e il “fiato sul collo” del giudice di MasterChef. Anche la cucina di Casa Milan Bistrot / Fourghetti non si dovrebbe discostare molto da quella della casa madre. Su questo la signora Belluzzi è stata molto chiara: “Proporremo una cucina di qualità a prezzi contenuti e puntando prima di tutto sulla stagionalità e su una cucina italiana che possa adeguare il format Fourghetti alle esigenze della clientela dei posti dove creeremo gli altri nostri bistrot e alle disponibilità di materie prime del posto. Niente voli pindarici e tanto meno mischiare molti ingredienti che potrebbero confondere il cliente”. Il menù prevede la formula 4 per 5, cioè cinque antipasti, cinque primi, cinque secondi, cinque dessert. Conto medio 40-50 euro per tre piatti, escluso i vini.
(Agnello)
Dopo Milano, che è il secondo Fourghetti, fra qualche mese nascerà il terzo, in una grande città italiana. Quale, la signora Belluzzi non ha voluto fare anticipazioni, probabilmente ha diverse opzioni per le mani e la scelta non è ancora definitiva. “Posso dire che come per Bologna, dove abbiamo recuperato l’Antica osteria dello Sterlino, e Milano con la sede del club rossonero, nelle altre città dove vogliamo essere presenti, cercheremo sempre posti-simbolo. Anche all’estero faremo la stessa cosa”. E, sì. Il quarto Fourghetti sarà aperto negli Stati Uniti. La città più gettonata è Miami, dove la Belluzzi avrebbe già visionato alcune location che risponderebbero alla filosofia di espansione che avrebbe studiato con Barbieri. Un altro Paese, diciamo sotto tiro, è la Cina.
(Polpo)
Un assaggio della cucina di Casa Milan Bistrot / Fourghetti l’abbiamo assaporata durante la serata di inaugurazione con un aperitivo con proposte nippo-emiliane abbinate a due cocktail. Infatti c’erano diverse varietà di sushi e una selezione di tipicità emiliane (prosciutto cotto, pancetta, mortadella, parmigiano reggiano). A tavola, invece, sono stati serviti, fra l’altro, sgombro con rapa rossa e pinoli; pasta fillo ripiena di mazzancolle con insalata verde con germogli; gnocchi di patate in guazzetto di brodo di pesce; polpo con bagna cauda, purè di patate e noce di burro freddo; costoletta di agnello con battuto di melanzana e salsa allo yougurt. Ad ogni piatto abbinato un vino diverso tra Les Meysonniers 2016 che Chapoutier produce nella Valle del Rodano al Michei il Muller Thurgau di Hofstatter, il Grillo Mozia di Tasca d’Almerita, il Franciacorta AC Milan che produce La Montina. Il locale è moderno, molto americano, con 70 coperti. All’entrata un grande pannello con massime sulla cucina di varie personalità.
Casa Milan Bistrot / Fourghetti
Via Aldo Rossi, 8 – Milano
tel. 02 62285616
www.fourghetti.com