di Michele Pizzillo, Milano
Vincenzo Gautieri, Ciz per amici e clienti, l’abbiamo conosciuto qualche anno fa in occasione di una degustazione di sei referenze di Primitivo di Gioia, quando questo splendido vino rosso pugliese a Milano non lo conosceva quasi nessuno.
Ciz, invece, da esperto e curioso sommelier, aveva capito che il vino Primitivo prodotto sulle colline murgiane attorno a Bari, aveva molte frecce al proprio arco. Insomma, un antesignano. Dopo quella sera, incontriamo Vincenzo in occasione di una degustazione di vini e oli abruzzesi. Questa volta in un locale tutto suo, con l’insegna “Ciz cantina e cucina”, nel centro di Milano, più o meno nei pressi del locale dove aveva organizzata la degustazione di vini pugliesi. Ciz è un ristorante (non sarebbe meglio definirlo enoteca con cucina?) che qualcuno lo ha inquadrato come locale d’impostazione bordolese o, comunque francese, e, forse non ha tutti i torti, se ci si guarda intorno appena entrati: le mura sono tutte nascoste dietro ad una lunga serie di bottiglie di vini; e che vini, visto che Gautieri prima di tutto tiene alla cantina, poi viene tutto il resto. Ma da Ciz il cibo è di ottima qualità – grazie alla bravura di un giovane chef originario della Puglia, Daniele Liaci – e, oltretutto, avvantaggiato dalla possibilità di potersi fare accompagnare da un grande vino, visto che a portata di mano (allineati sugli scaffali che coprono tutti i muri) ci sono all’incirca mille etichette, di cui 100 etichette francesi provenienti di tutti i territori. E, poi, il locale è di una bellezza che si nota al primo impatto: atmosfera accogliente, calda, piacevole. Il servizio è cordiale e preciso, personale sorridente e un padrone di casa, Ciz appunto, che riesce a fare stare bene i propri clienti.
La cucina è d’impostazione classica senza trascurare però, impronte creative e lombarde. Nella serata della degustazione degli oli e dei vini della Tenuta Masciangelo di Francavilla a Mare, per esempio, il duo Gautieri-Liaci, come antipasto ha proposto la battuta di scottona condita con capperi, olio, sale e germogli e il carpaccio di Chianina affumicato su crème fraiche dello chef, flan di zucca con crema di gorgonzola e polpette di baccalà su crema di patata viola, porro e topping agrodolce dello chef e ceviche di salmone marinato in leche de tigre e verdure miste come semi di sesamo tostati, baby burger di ceci con salsa all’avocado e verdure miste, crostini di pane con stracciatella e alici siciliane. Cinque piatti di pasta e un risotto per i primi: pacote sen. Cappelli con scorfano e julienne di verdure saltate, tagliolini al Primitivo con salsa di pomodoro fresco e ricotta, spaghettone Sen. Cappelli con alici siciliane e pangrattato e laganari sen. Cappelli con il “capuliato” fatto di pomodori secchi, capperi e pecorino, maccheroncini al ferretto sen. Cappelli con ricciola, pesto rosso mediterraneo, pane fritto e granella di pistacchio, giunto a maturazione in questi periodo e, infine, il risotto Carnaroli, cacomela, gorgonzola e spolverata di bacon. Sette, invece, i secondi: filetto di maialino cotto a bassa temperatura con cipolla rossa, salsa piccante al mango e peperone e rosmarino; filetto di Black Angus alla griglia; petto d‘anatra cotto a bassa temperatura e scottata in padella con salsa ai frutti rossi, il polpo del naviglio grigliato su tortino di patate e carote su letto di crema di fagioli rossi, trancio di spada alla gallipolina, zest di lime e coponatina di melanzane, tartare di pura razza piemontese e i suoi condimenti; e cinque dolci tutti fatti in casa: tiramisù al bicchiere, tarte tatin, tortino di cioccolato con cuore caldo, cassatine con ganache al cioccolato arachidi e mandorle pralinate.
In questa occasione i vini abbinati sono stati quelli portati da Elena Masciangelo. Da un eccellente Montepulciano d’Abruzzo del 2013, Note indigo, affinato in barrique per 24 mesi e successivamente per altri 12 mesi in bottiglia. Un vino di colore rosso granato scuro con riflessi bluastro che al naso si presenta con profumi di frutti di bosco, melograno, ciliegia marasca, tartufo nero e note speziate di pepe e chiodi di garofano. Al gusto è morbido, vellutato, con grande struttura e una lunga persistenza che si conclude con ottimi sentori di cacao. Gli altri vini serviti sono stati il “Note Purple”circa di Primitivo di Gioia. Mentre il Note yellow è ottenuto da un uvaggio di Pecorino e Pinot grigio.
E, proprio per fare conoscere meglio i migliori vini italiani, per mercoledì 16 maggio, Vincenzo ha organizzato l’evento “I vini dei Colli Morenici protagonisti a Milano”. In questa occasione, saranno degustati i vini della cantina Ricchi. Questo il menu della serata: come antipasto le cime di rapa n’fucate (saltate), con piselli gialli secchi e pane fritto, piatto abbinato con il Lugana 2017. Come primo saranno serviti i tortelli fatti in casa ripieni di mozzarella di bufala conditi con pomodorino giallo e gamberi rossi, abbinati al Garda Chardonnay Meridiano doc 2016, secondo è il filetto di maialino cotto a bassa temperatura con cipolla rossa, salsa piccane al mango, peperone e rosmarino, in coppia con il Garda Cabernet Ribò doc 2015 per il dessert mousse di cioccolato bianco con sbrisolona, abbinato al Passito Le Cime 2016.
Ciz Cantina e Cucina
Viale Premuda, 44 – Milano
Tel. 02.23189915
www.cizcantinaecucina.it
Chiuso: domenica
Ferie: variabili, ma in inverno
Carte di Credito: tutte
Parcheggio: no