di Alma Torretta
Quest’anno per la prima volta i produttori croati hanno presentato i loro vini al Vinitaly ed organizzato una Masterclass dal titolo “I vini della Patria” con in degustazione due vini dall’Istria, uno dalla Slavonia ma anche uno speciale vino dolce da frutta, per l’esattezza di ciliegie.
La storia dei vini croati inizia con i romani che hanno diffuso la coltivazione della vite in tutto il Paese, dall’Adriatico sino alla Slavonia, forte è stata l’influenza dei vicini italiani da una parte ed austroungarici dall’altro, fino alla fine della seconda guerra mondiale quando la Croazia è entrata a fare parte della Iugoslavia socialista che ha organizzato la produzione vinicola creando cooperative il cui obiettivo era fare più quantità che qualità. Ritornata indipendente a metà degli anni Novanta, la vitivinicoltura croata è stata privatizzata ed oggi tanti piccoli vignaioli producono meno ma vini di alta qualità.
Degrassi – Malvazija istarska Bomarchese Selekcija 2016
In Europa si coltivano malvasie molto diverse, quella croata è la malvasia istriana, tradizionalmente vinificata secca e bevuta fresca di uno o due anni al massimo, ma ultimamente in Croazia viene anche affinata in botte, in anfora o prodotta dolce. Degrassi è un piccolo produttore che si trova vicino alla frontiera con la Slovenia, dove i terreni sono argillosi-marnosi a 150 metri s.l.m. possiede 25 ettari di vigna, di cui otto a malvasia istriana, con vigne di trent’anni che vendemmia la prima settimana di settembre. Il vino si presenta giallo paglierino scarico, con un accattivante naso aromatico floreale e fruttato, evidente il fiore d’acacia tipico delle malvasie istriane fresche, è consistente, all’assaggio ben secco, abbastanza caldo e morbido, ma ben supportato dall’acidità. Abbinamento consigliato: scampi alla griglia.
Dvorac Belaj – Malvasia Kseniia 2015
Una malvasia istriana dallo stile più sofisticato che si sta diffondendo in Croazia in questi ultimi anni, prodotta con una macerazione di 48 ore seguita da una maturazione in grandi botti di rovere di Slavonia per nove mesi. Il colore è paglierino carico ma lucente, profuma di erba secca, pesca matura, mela cotogna e vaniglia. All’assaggio si presenta fresca, di corpo e sapida, lievemente tannica. Da abbinare a pesce sapido alla griglia. Prodotta in una cantina al centro dell’Istria le cui origini risalgono a quasi 800 anni fa, con la nascita dello stato iugoslavo è entrata a fare parte del sistema delle cooperative, infine privatizzata ed acquistata da una famiglia russa. Era specializzata nella produzione di spumanti da pinot nero, pinot meunier e chardonnay, oggi nelle sue marne a 2220-250 metri s.l.m. si produce anche malvasia sia da bere fresca che da affinamento.
Erdutski vinogradi – Merlot barrique 2015
Dalla regione del Danubio croato, vicino la frontiera serba, un merlot dal bel colore rubino ancora vivace, abbastanza consistente, il naso fruttato e vegetale, man mano che il vino respira, si arricchisce di spezie quali chiodi di garofano, cannella e vaniglia. All’assaggio è caldo, fresco, di buon corpo e dai tannini morbidi, si fa bere con facilità. Abbinamento consigliato: gnocchi alla selvaggina. E’ prodotto da vigne giovani, di circa 15 anni, su terreni alluvionali a 100 metri s.l.m. , vendemmiato a metà settembre, viene vinificato con macerazione di otto giorni e affinamento per 12 mesi in botte grande. Un altro vino che rappresenta la produzione più recente della Croazia, perché questa zona centrale del Paese era prima coltivata sopratutto a bianchi, in particolare a riesling italico, ma oggi c’è anche una buona percentuale di vitigni bordolesi.
Raak – Raak 2 sour cherry sorts fruit cuvée wine 2016
Un vino da frutta ottenuto da due tipi di ciliegie, quella continentale che apporta acidità e la marasca dalmata che apporta zucchero, affinato solo in acciaio. In Croazia sono poche le famiglie che producono vino da frutta e questa è considerata la migliore, un’azienda giovane che si trova vicino Zagabria. Ha il colore scuro della marasca, ed i profumi ed il sapore di quest’ultimo tipo di ciliegia sono dominanti pure all’assaggio, accompagnati da toni di rose rosse e cioccolato. All’assaggio il vino è dolce, morbido, equilibrato grazie alla buona acidità, leggermente aromatico, davvero delizioso. L’abbinamento consigliato è una crostata di ciliegie: Dicono che piace molto alle donne: confermo.