(Maria Elisabetta Alberti Casellati)
Alla fine, seppur in ritardo sulla tabella di marcia prevista, la neo-presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha preso parte alla conferenza di inaugurazione del Vinitaly.
Ed è stata proprio lei a chiudere questa cerimonia con un discorso, breve e conciso in cui ha ribadito, non solo la sua passione per il mondo del vino (“una tradizione familiare”), ma anche per il Vinitaly stesso (“cerco di non perdermi mai un'edizione”). Il Presidente ha iniziato il suo discorso elogiando VeronaFiere, non solo per il Vinitaly, ma per tutti gli eventi che mostrano l'Italia migliore. “Perché qui – ha detto il presidente – c'è lITalia migliore. Mi piace anche la sintonia che si è creata fra il mondo-fiera e la città, che ormai è sempre più protesa ad accogliere appassionati da tutto il mondo”. I numeri del Vinitaly, confermano che c'è sempre un maggior einteressa sul mondo del vino italiano da parte degli stranieri: “Qui saranno rappresentate oltre 140 nazioni e tutto il mondo potrà avere una fotografia chiara e definita di quelloche siamo, ma soprattutto di quello che vogliamo essere nel futuro”. Lei, che nel mondo del vino c'è cresciuta, per tradizione familiare, non si perdeva un'edizione del Vinitaly: “E mi accorgo che oggi è una realtà sempre più dinamica, ma soprattutto c'è una capacità unica di fare sistema. Il vno è sempre il protagonista di questa fiera, seppur ben accompagnato dal mondo agroalimentare, del cibo e dell'olio”. Per il presidente, parlare di vino significa “parlare del frutto del lavoro dell'uomo che mostra il meglio del marchio Italia nel mondo”. E può essere anche un incentivo per il mondo del turismo italiano, visto che “l'Italia possiede il maggior numero di siti Unesco nel mondo e di questi 3 fanno riferimento al mondo del vino (Val d'Orcia, Langhe e gli alberelli di Pantelleria). “Allora – ha concluso il presidente – brindo con un simbolico calice di Prosecco a questa edizione del Vinitaly e del mondo del vino italiano”.
C.d.G.