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Vinitaly 2018

I dieci vini imperdibili al Vinitaly secondo Daniele Cernili (Doctor Wine)

13 Aprile 2018
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(Daniele Cernilli – ph Vincenzo Ganci)

di Daniele Cernilli*

Rieccoci al consueto appuntamento annuale con i dieci vini da non perdere al prossimo Vinitaly di Verona. 

Da alcuni anni cerco sempre di individuare etichette originali, non scontate, anche con un buon rapporto qualità/prezzo, e che soprattutto sono comprese nella selezione che DoctorWine propone nel suo stand in fiera, che è al Padiglione 10 A4-B4. Ci saranno ben 90 vini che potranno essere assaggiati dai dispenser, fra quelli ne sceglierò solo dieci, quelli che per qualche motivo mi hanno particolarmente colpito. E andiamo a incominciare. Bollicine innanzi tutto. Numero 1, la nuova versione di Ribolla Gialla Brut Millesimé 2013 di Manlio Collavini, con presa di spuma in autoclave, sì, ma che dura 28 mesi, più di un metodo classico. Un piccolo capolavoro che non delude mai e che sono curiosissimo di assaggiare anch’io. Numero 2, la “Bollicina dell’anno” della nostra Guida Essenziale ai Vini d’Italia, il Franciacorta EBB Extra Brut 2013 de Il Mosnel, davvero straordinario. Passiamo ai bianchi “fermi. Numero 3, Alto Adige Pinot Bianco Vorberg Riserva 2015 della Cantina Terlano/Terlan, un grande classico in una versione da mettere negli annali. Numero 4, andiamo in Campania con il Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2015 di Marisa Cuomo, tra i migliori bianchi mediterranei del mondo. Numero 5, come poteva mancare il “Bianco dell’anno” della nostra guida? Eccolo: Vintage Tunina 2015 di Silvio Jermann, viene dal Friuli ed è semplicemente la migliore versione di sempre. Chiudo la parte “bianchista” con il migliore fra i toscani. Numero 6, Vernaccia di San Gimignano L’Albereta Riserva 2015 de Il Colombaio di Santa Chiara, delizioso. Per i rossi inizio dal Sud, con il fantastico Primitivo del Salento Es 2016 di Gianfranco e Simona Fino, un fuoriclasse assoluto che è il mio numero 7. Restiamo in Mezzogiorno con una versione da sballo di Montevetrano, quella del 2015, con la quale Silvia Imparato ha proposto un vero capolavoro, ed è al numero 8. Il numero 9 lo troviamo in Toscana, è il Bolgheri Grattamacco 2015, solido ed elegante come non mai. Per il numero 10 si va in Veneto, con un vino che è una delle espressioni più felici della Valpolicella, il superclassico Secco Bertani Original Vintage del 2015, formidabile. Ce ne sarebbero molti altri da citare, ma questi, anche solo scrivendone, mi veniva davvero voglia di bermeli, e perciò non posso che consigliarveli. Aspetto tutti i lettori di Cronache di Gusto al nostra stand, potrete assaggiarli tutti e poi, se credete, andare a trovare i vari produttori nelle loro postazioni. Comodo, no?

*Doctor Wine