(Foto di gruppo di rito alla presentazione)
di Michele Pizzillo, Milano
Un lago e tre regioni. E’ il Garda, diviso tra Lombardia, Veneto e Trentino. Tre rive che dal 2010 sono unite da un gruppo di amici – chef, ristoratori, albergatori per mestiere -, che si divertono a valorizzare un territorio di una ricchezza unica tra beni artistici e beni ambientali, tra vino e olio, tra ristorazione di qualità e accoglienza di classe.
Si tratta di un gruppo di chef che nel 2010 si sono raccolti attorno allo chef-patron del ristorante stellato “Vecchia Malcesine” ed Elvira Trimeloni, titolare dell’hotel Meridiana sempre di Malcesine, per dare vita alle serate gourmand con l’obiettivo di coinvolgere tutto il territorio che si affaccia sul lago di Garda. Alla soglie del decennale, si può dire “missione compiuta”. E, sì. Perché fish&chef, in primavera, sulle tre rive del Garda è, ormai, un evento istituzionalizzato per l’importanza che si è conquistata in meno di dieci anni di attività. Ed è diventato anche un appuntamento di richiamo nazionale per il mondo della ristorazione perché coinvolge chef provenienti da diverse regioni italiane. “E, pensare, che siamo solo un gruppo di amici affiatati che si diverte, – a fare stare bene i clienti dei nostri locali -, e che vive l’appuntamento annuale di Fish&Chef come la possibilità di crescere, confrontarsi e riscoprirsi. In una parola, di evolversi”, dice il simpaticissimo Leandro Luppi, anima della manifestazione. A sostenere le affermazioni di Luppi arriva l’altra faccia della medaglia, altrettanto sorridente e, cioè, l’albergatrice Elvira Trimeloni che dice: “Abbiamo preso coscienza ora, a ridosso del decimo anno, della vera vocazione di questa manifestazione: oggi è il momento di fare il punto, di trasformarsi, di evolvere e tenere il passo. Consolidare, costruire e strutturare con un’altra visione mantenendo sempre lo spirito di base che è quello di stare bene insieme, di essere un laboratorio di idee, un tavolo di incontri, un luogo si scambio e di esperienze”.
Tutti concetti, unitamente alla simpatia coinvolgente del duo Luppi&Trimeloni, che sono rimbalzati a Milano, in occasione della presentazione della manifestazione, del programma già dettagliato dell’edizione 2018 di fish&chef e dell’elenco degli chef ospiti che nelle sei serate dell’evento – dal 22 al 27 aprile -, firmeranno le cene gourmand che saranno proposti a quanti amano la buona tavola. Si tratta di Matteo Rizzo del ristorante Il Desco di Verona, Claudio Melis chef e ideatore di In Viaggio-Claudio Melis ristorante di Bolzano, Anna&Oreste Corradi della Locanda Al Mulino della Certosa di Pavia, Terry Giacomello del ristorante Inkiostro di Parma e Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin di Cavalese, che si metteranno alla prova cimentandosi con l’utilizzo delle materie prime locali come, tanto per citarne qualcuna, il pesce d’acqua dolce, l’olio extravergine gardesano, la pregiata carne di “garronese veneta” registrata dall’azienda Sartori carni (ci sono solo 5 allevamenti che producono massimo 20 filetti al mese), il formaggio di montagna di San Zeno, il caffè Omkafè che la famiglia Martinelli filtra con le bucce d’arancia.
(Elvira Trimeloni e Leandro Luppi – ph Canio Romaniello)
Mentre gli chef del dream team che possiamo definire l’allegra brigata del Garda, sono Stefano Baiocco del ristorante Villa Feltrinelli a Gargano, Alberto Bertani del Qb Duepuntozero di Salò, Annalisa Borella pastry chef di Villa Feltrinelli, Maurizio Bufi di Villa Giulia di Gargnano, Isidoro Consolini del ristorante La Cantina del Baffo di Limone sul Garda, Andrea Costantini del Regio Patio dell’hotel Regina Adelaide di Garda, Carmelo di Novo della pasticceria Di Novo di Manerba sul Garda, Matteo Felter del ristorante Fagiano del Grand hotel Fasano di Gardone Riviera, Massimo Fezzardi dell’Esplanade di Desenzano del Garda, Maria e Orietta Filippini de La Tortuga di Gargnano, Giuliana Germiniasi del Capriccio di Manerba del Garda, Michele Iaconeta del ristorante La Casa degli Spiriti di Costermano sul Garda, Leandro Luppi della Vecchia Malcesine di Malcesine, Andrea Mantovanelli de La Rucola 2.0 di Sirmione, Fabio Mazzolini del ristorante Dalie e Fagioli di Manerba sul Garda, David Cattoi de Il Re della Busa del Lido Palace Hotel di Riva del Garda, Roberto Stefani de La Lepre di Desenzano del Garda. Da sottolineare, inoltre, che “gli chef ospiti sono obbligati a sedersi a tavola con un gruppo di commensali, per mangiare i propri piatti raccontati, però, dallo chef ospitante”, ha detto trionfante Luppi.
Questo “manipolo” di manipolatori – in senso positivo, ovviamente – di quanto di buono offrono le acque del Garda e delle terre che fanno da corona, vivendo in prima persona l’evoluzione di un format nato quasi per scherzo, dimostrando però di essere in continua crescita, nella terza decade di aprile dimostreranno che il progetto “evoluzione”, così ha titolato la IX edizione di fish&chef, Laura Gobbi, project manager che questa volta firma il format perché, dice “è un racconto, è il senso più profondo del percorso personale che gli ideatori della manifestazione hanno intrapreso in questi anni, insieme alla consapevolezza del solco innovativo che a livello gastronomico e culturale hanno tracciato dal 2010 ad oggi”. Una filosofia condivisa dalla più importante guida di ristoranti, la Michelin che ha il ruolo di special partner e il Consorzio Garda doc, main sponsor della manifestazione.
Sei le tappe sulle tre sponde del Garda, del percorso gourmand alla scoperta dei prodotti del lago attraverso le interpretazioni di grandi chef della cucina contemporanea. Il primo appuntamento è domenica 22 aprile, all’Hotel Lido Palace di Riva del Garda. Lunedì la location scelta è La Casa degli Spiriti di Costermano sul Garda. Martedì la cena sarà servita nei saloni del Grand hotel Fasano di Gardone Riviera. Il giorno seguente ci si sposta a Garda, al Regio Patio, ristorante dell’Hotel Regina Adelaide. Giovedì, invece, la location è Palazzo Arzaga di Calvagese. Gran finale, venerdì 27, con la cena di galà che si svolgerà nei saloni dell’Hotel Bellevue San Lorenzo di Malcesine.