LA CURIOSITÀ
A Vittoria, nel ragusano, il progetto “La Sicilia in un Tris” realizzato da un architetto: piatti tipici esportabili grazie un packaging innovativo
Anche l’occhio
vuole la sua parte
Immaginate di fare la spesa in un supermercato. Nell’angolo ortofrutta, accanto alle solite confezioni di frutta e verdura, vi trovate dinanzi un box con delle scatole che abbinano ad una vaschetta di pomodorino fresco un pacco di pasta prodotta in Sicilia ed il condimento per preparare un bel primo il cui gusto ci riporta nella terra iblea.
Che bella opportunità. Specie se ci si trova in un supermercato lontano mille miglia dalla Sicilia. Questa non è solo un’idea ma una vera realtà figlia di un architetto vittoriose, Francesco Tardera, che si occupa insieme alla sua famiglia da oltre due generazioni della produzione di prodotti ortofrutticoli in serra in provincia di Ragusa. Circa tre anni fa, Francesco ed i suoi fratelli hanno dato vita a ConTrade, un’iniziativa imprenditoriale per gestire l’attività di condizionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli coltivati non solo nell’azienda di famiglia, ma anche nelle zone limitrofe, dove operano piccole e medie imprese agricole. Obiettivo è stato quello di proporre al mercato qualcosa di nuovo, mettendo non solo il consumatore nelle condizioni di saper riconoscere i prodotti agricoli tipici, ma anche di promuovere un intero territorio, quello Ibleo appunto. ConTrade ha dato allora l’avvio ad un progetto brevettato denominato “La Sicilia in un Tris”. “Si tratta – spiega Francesco – di una linea di confezioni contenenti prodotti ortofrutticoli della zona costiera Iblea associati a prodotti quali olio extravergine di oliva Dop, aromi, erbe, spezie e prodotti tipici confezionati in patè sempre prodotti in zona: un’originale combinazione di ingredienti, presentata in un packaging ad hoc studiato per dare la possibilità ai consumatori di preparare con semplicità piatti gustosi, rappresentativi della dieta mediterranea, utilizzando alimenti freschi e di alta qualità”. Il primo “tris” è composto da una confezione di 500 grammi di spaghetti prodotti in Sicilia, una confezione di patè di olive con erbette aromatiche tipiche, e una vaschetta di 500 grammi di pomodoro ciliegino. Il tutto accompagnato dalla ricetta. Il secondo “tris” è invece composto da una confezione di 500 grammi di pasta corta sempre di grano duro, una confezione di 250 grammi di legumi, una lattina da 250 cl. di olio extravergine di oliva e una vaschetta di 250 grammi di pomodoro ciliegino. Le confezioni dei pomodorini ciliegini da 500 o 250 grammi sono esposti da soli nel reparto ortofrutta del punto vendita, accanto al quale vengono collocati in un apposito espositore, le confezioni contenenti gli altri ingredienti del “tris”. Il consumatore ha così la duplice scelta di acquistare esclusivamente il pomodoro ciliegino oppure di scegliere l’abbinamento gastronomico di suo gradimento, prelevando dagli espositori la confezione di spaghetti e paté oppure di pasta corta e legumi dove grazie ad un’apposita “finestratura” si può inserire la vaschetta di pomodorini, che va così a completare il “tris”. I fratelli Tardera hanno poi scelto di abbinare un personaggio a ciascuno degli ingredienti in gioco nella formazione di questi “tris” gastronomico-ortofrutticoli. “Siamo partiti dalla considerazione della famiglia come nucleo autentico della realtà siciliana – spiega Francesco – Ogni ingrediente che si trova all’interno della confezione viene pertanto associato ad un personaggio: così, il bambino con la sua freschezza e giovinezza simboleggia il pomodorino; la donna dà volto alla pasta: il suo immenso amore rappresenta il grano, elemento vitale dell’esistenza; il contadino che, lavorando la sua terra e i suoi prodotti, ha marchiato a fuoco nella pelle il gusto di ogni spezie, rappresenta appunto le spezie. Il nonnino con la sua lunga esperienza rappresenta la solidità e il gusto deciso dei legumi di Sicilia. Infine, è stato creato un posto anche per il saraceni, che hanno lasciato a queste terre l’ulivo e che quindi rappresentano l’olio extravergine”. L’idea ha già riscosso parecchio interesse nelle fiere come quella di Berlino in cui i fratelli Tardera sono finora andati.
Gianna Bozzali