(Lo staff al completo di Auroflex)
Una seconda linea di produzione dedicata alle aziende più piccole, tanta tecnologia e un proiettore 3 D per vedere dal vivo la nuova etichetta.
In sintesi ecco le novità dell'azienda Auroflex, che ha sede ad Alcamo, in provincia di Trapani e che produce etichette autoadesive su bobina per il mercato dei vini. Una scelta, quella di Fabio e Giuseppe Butera, cugini e titolari di Auroflex, che dal 2001 si è rivelata vincente. L'azienda, infatti, è nata nel 1968, ma solo 17 anni fa i due cugini intuirono che il mercato del vino era quello che stava crescendo in maniera impressionante e che meritava un'attenzione diversa e maggiore. “Noi siciliani sappiamo fare di necessità virtù – racconta Giuseppe – E' vero che abbiamo visto lungo, ma è anche vero che, arrivati ad un certo punto della nostra attività imprenditoriale, abbiamo intuito che dovevamo dedicarci ad un settore speicifico. E qui l'intuizione di capire che il mondo del vino, in 15, 20 anni, avrebbe detto la sua. Abbiamo investito con sforzi enormi in questo settore e, a quei tempi, eravamo la prima azienda del Meridione a fare luxury labels. Ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci”.
(Giuseppe Butera)
Oggi la Auroflex ha circa 800 clienti sparsi in tutta Italia, anche se il “grosso” si trova tra la Sicilia e la Calabria. “Per foza di cose ci concentriamo al Sud – spiega Giuseppe – anche per motivi logistici. Adesso abbiamo aperto un nuovo ufficio di rappresentanza a Catania. Ci incuriosisce il mercato della Sicilia Orientale, caratterizzato dalla presenza di tantissime micro-aziende che producono poche bottiglie. Un settore su cui puntiamo molto”. Tanto che è stata inaugurata da poco una seconda linea di produzione dedicata proprio a chi fa pochissime botiglie, o rilascia una Riserva o produce solo in un'annata: “Mettiamo la stessa cura e lo stesso impegno di quando produciamo milioni di etichette – dice Giuseppe – Ma il cliente sa che può contare su una tiratura limitata senza dover per forza spendere tanti soldi”. La tecnologia, come detto, è un investimento importante per Auroflex: “Nell'anno appena trascorso ci siamo impegnati molto per fare tutti gli aggiornamenti tecnologici necessari – racconta Giuseppe – Non si può rimanere indietro, ma bisogna stare sempre al passo con i tempi. E oggi, lo dico con orgoglio, siamo tra le 15 aziende italiane del settore più importanti in campo nazionale”. Ma non è tutto rose e fiori: “Siamo la dimostrazione che si può investire e crescere al Sud – racconta Giuseppe – il problema è che investire qui non è facile. Ma dico in Italia in generale. La pressione fiscale è altissima e non ci sono gli aiuti che le aziende meriterebbero. Nel resto del mondo non è così. Ed ecco perché non siamo competitivi quanto dovremmo e potremmo essere”.
Per quanto riguarda le novità tecnologiche, a breve Auroflex presenterà un nuovo apparecchio che permetterà al cliente di vedere in anteprima, e in 3 D, l'etichetta pensata e immaginata: “La potremo mostrare così per com'è o direttamente inserita nel packaging selezionato e fare le modifiche in tempo reale esattamente secondo le richieste del cliente”, spiega Giuseppe. Un'etichetta, infatti, è espressione del pensiero del cliente: “L'etichetta è pensata da loro – dice Giuseppe – Di solito si appoggiano ad un'agenzia di comunicazione. Noi ci sediamo al tavolo con loro e diamo qualche consiglio, magari sui materiali da usare. Ma sono fondamentali due cose: vista e tatto. L'etichetta infatti deve emozionare attraverso i suoi caratteri e magari sfiorandola, sentire i materiali da cui è composta e percepire la forza del messaggio che si è voluto trasmettere”.
C.d.G.