LA PROVOCAZIONE
Il servizio di valore lasciato nei cassetti? Il gioielliere palermitano Francesco Geraci: “Con pochi oggetti raffinati si impreziosisce anche il cibo e i suoi ingredienti”
Piatti e posate,
i piaceri
della tavola
Che fine ha fatto il servizio buono da tavola, quello di nozze, quello che è costato fior di quattrini ai nostri testimoni, il cui marchio di fabbrica è roba da invidiare? La risposta è semplice: in molti casi finisce stipato e incelofanato nel buio di cassetti e credenze, mentre sulla tavola fa una comparsa timida solo nelle grandi occasioni.
È una provocazione che Cronache di Gusto ha lanciato la scorsa settimana, alla quale ora risponde Francesco Geraci Jr., gioielliere palermitano per passione e per nascita.
“Oggi le nostre tavole sono diventate minimali e spartane, adeguate per un consumo veloce. È sicuramente cambiato il modo di vivere la convivialità e di godere del cibo. Il luogo in cui ci si riunisce si è spostato dalle sale da pranzo ai locali dove impazzano gli happy hour”. E così ci si dimentica che in casa si tengono accessori e oggetti con i quali si possono creare altrettante belle composizioni e, da non sottovalutare, assolutamente originali e personalizzate.
“Penso che non si debba esagerare da un lato e scadere nell’altro – aggiunge Geraci -, cioè, non dico si debba apparecchiare ogni giorno con l’intero servizio di nozze ma neanche ricorrere a patti e bicchieri di plastica. Si può impreziosire la tavola anche con pochi oggetti, come per esempio un menàge d’argento inglese, che personalmente amo usare, per dare un tocco di raffinatezza e di personalità. Non c’è motivo quindi di non usare il servizio buono, lo si può comporre in tantissimi modi, sempre diversi e poi, proprio perché di buonissima fattura, è facilissimo da lavare in lavastoviglie senza che si rovini. Purtroppo l’attenzione alla tavola è un hobby che si sta perdendo, un tempo accomunava tutte le casalinghe, ricordo che in casa di mia nonna, ogni giorno non mancava mai a tavola il servizio buono”.
L’attenzione alla tavola, tra l’altro, è anche attenzione al cibo, come spiega Geraci. “L’attenzione con cui si prepara la tavola, non è solo un modo per sorprendere gli amici o per prendersi cura di sé, principalmente, per me, è un modo di valorizzare il cibo ed i suoi ingredienti, perché è anche attraverso questi oggetti che si fa cultura del gusto”.
M.L.