Abitudini alimentari orientati verso una migliore salute e soprattutto sul rispetto della Dieta Mediterranea.
Questo, molto in sintesi, l'obiettivo del progetto “Fed – Formazione, Educazione, Dieta”, presentato all'istituto alberghiero Borsellino di Palermo. Il progetto è stato ideato dalla condotta Slow Food di Palermo e promosso dall’Assessorato alla salute e vedrà come primi partecipanti proprio gli alunni del Paolo Borsellino. Tra gli argomenti più rilevanti della conferenza ha prevalso quello secondo cui non esistono più, nell’ambito della formazione, corsi di primo e secondo livello. Nicola Farruggio, presidente della Federalberghi, ha sottolineato come il liceo sia adesso un’istituzione completa, non solo per la conoscenza del cibo dal punto di vista scientifico e nell’ottica del miglioramento degli stili di vita, ma anche per l’importanza delle strutture ricettive, che costituiscono oggi più che mai il futuro dell’isola. Ideatore e coordinatore del Progetto Fed Mario indovina che, rivolgendosi agli studenti, afferma: “Oltre alla conoscenza e alla divulgazione delle informazioni sui prodotti aventi il presidio, è vostro dovere portare avanti e diffondere il sentimento Slow Food per il quale si tende al Buono pulito e giusto. Portate questi valori anche al di fuori del vostro ambito lavorativo”.
Il Fed prevede un Piano Regionale della prevenzione. Tale piano comprende dei provvedimenti nell’ambito della sanità negli ambienti di lavoro, in relazione alle malattie cardiovascolari e infettive, ai disturbi dell’alimentazione. Poi, ancora, provvedimenti in relazione alla sensibilizzazione al cambiamento delle proprie abitudini, degli stili di vita, delle scelte alimentari, non solo nell’ottica di miglioramento della salute del futuro ma anche di promozione della dieta mediterranea e dei prodotti del nostro territorio. Della necessità di istruire i giovani e quindi le future categorie lavorative parla anche Marina Pandolfo, ginecologa responsabile del settore salute della condotta Slow Food: “La mia professione mi porta a constatare che donne in gravidanza ma anche giovani ragazze riscontrano dei problemi a causa delle loro abitudini alimentari, ecco perché bisogna modificarle da subito, facendo sì che gli studenti diventino catalizzatori del cambiamento e portatori di una nuova filosofia”. Anche Francesco Sottile, agronomo e insegnante della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, si appella agli studenti: ” “Questo è il primo liceo Slow Food d’Italia, siete un modello per avviare un nuovo percorso di formazione: dimostrate al paese che avete saputo cogliere questa opportunità.” La conferenza è stata condotta da Maria Buffa, collaboratrice Fed e dirigente scolastico del Paolo Borsellino. Alla fine della conferenza sono state consegnate agli studenti delle tessere simbolo della partecipazione al progetto, curate dalle aziende che hanno contribuito a realizzare il progetto: Alessandro di Camporeale, Morettino, Centro Olimpo, Pastificio Giglio.
Clarissa Iraci