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Il caso

È colpo di scena alla cantina Settesoli. Vito Varvaro non è più il presidente della cantina

18 Dicembre 2017
Vito_Varvaro Vito_Varvaro

L'assemblea dei soci non lo rielegge tra i nove componenti del cda uscenti. E di fatto è ormai fuori dalla gestione della cantina. Menfi sotto choc. Stasera il nuovo cda vota il successore. Ed ecco chi potrebbe essere


Vito Varvaro

Colpo di scena alle cantine Settesoli. Vito Varvaro non è più il presidente della cantina sociale di Menfi.

La comunità del piccolo comune agrigentino e tutti i dipendenti della cantina sono sotto choc. Tutto è avvenuto domenica sera. L'assemblea dei soci, in tutto circa duemila, era chiamata a votare il bilancio (che è stato approvato) e poi era chiamata a votare i nuovi soci per il cda che ha concluso il mandato dei tre anni. Dei nove soci uscenti otto, compreso Varvaro, si sono ricandidati. Ed altri sei nuovi soci si sono candidati per un posto nel cda. Hanno votato circa 1.150 soci sui duemila complessivi ed è accaduto quello che forse nessuno si sarebbe aspettato. Varvaro, con poco più di 500 voti, è risultato il primo dei non eletti. Prima di lui altri nove soci andranno a comporre il nuovo cda, tra cui Giuseppe Bursi, dirigente dell'assessorato siciliano dell'Agricoltura e primo degli eletti con 807 voti che in molti, come lo stesso Varvaro, indicano come un possibile presidente. Si saprà stasera quando è stata convocata la prima seduta del nuovo cda chiamata per l'appunto a designare il successore di Varvaro. Oltre a Bursi faranno parte del nuovo cda: Mangiaracina Pietro – 776 voti; Scirica Antonino – 773 voti; Crespo Antonino – 756 voti; Marrone Liborio – 714 voti; Piazza Giuseppe – 703 voti; Lombardo Salvatore – 650 voti; Pumilia Giuseppe – 626 voti; Vetrano Vincenzo – 555 voti.

Inutile dire che la mancata rielezione ha lasciato l'amaro in bocca proprio a Varvaro, il manager di successo palermitano con radici a Menfi tornato a guidare una delle realtà cooperative più grandi di tutta Italia. Lo stesso Varvaro prendendo la parola subito dopo la sua mancata rielezione ha parlato testualmente di una coltellata inferta a chi stava portando avanti la conduzione di Settesoli. Varvaro è stato presidente dal 2011 ad oggi ed ha preso il testimone da Diego Planeta che ha guidato la Settesoli per 40 anni portandola a traguardi impensabili. L'azienda è sotto choc. Cosa non abbia funzionato nel rapporto tra Varvaro e la maggioranza dei soci ancora non è noto. C'è malumore per una vendemmia 2017 andata al di sotto delle aspettative ma questo non basta forse a giustificare la bocciatura. È probabile che un ruolo abbia giocato il carattere di Varvaro, visionario ed abituato a spostare sempre più in là le asticelle dei suoi traguardi. Se ne saprà di più nei prossimi giorni a menti più serene. Adesso si aspetta il nuovo presidente. E per la Settesoli un nuovo corso.

C.d.G.