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Scenari

Glifosato, ok dall’Europa per altri 5 anni. Greenpeace: “Un regalo alle multinazionali”

27 Novembre 2017
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Carlin Petrini: “Una decisione che va contro i cittadini”. 

I paesi dell'Unione europea riuniti in Comitato d'appello hanno votato a favore del rinnovo dell'autorizzazione dell'erbicida glifosato per cinque anni. 

Secondo alcune indiscrezioni, gli equilibri sono stati spostati dal voto positivo della Germania. A favore si sono espressi 18 paesi, 9 contrari, 1 astenuto. “Il voto di oggi dimostra che quando tutti vogliamo, siamo in grado di condividere e accettare la responsabilità collettiva nel processo decisionale”, ha detto il commissario dell'Unione europea alla salute Vytenis Andriukaitis.

Commentando l’approvazione della proposta della Commissione europea sul rinnovo per altri cinque anni dell’autorizzazione al glifosato, Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia, dichiara: “Il voto odierno è un regalo alle multinazionali agrochimiche, a scapito di salute e ambiente. Bene comunque il voto contrario dell’Italia che ha dimostrato nuovamente di dare priorità alla tutela delle persone, e non al fatturato di chi produce e commercia il glifosato», conclude. La proposta della Commissione europea è basata su una dubbia valutazione del rischio sul glifosato, che afferma che non vi sono prove sufficienti su un legame della sostanza al rischio di cancro, nonostante l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) lo abbia classificato come “probabilmente cancerogeno” per le persone. Allo stato attuale nessuno può affermare con certezza che il glifosato sia sicuro, specie dopo le rivelazioni che stanno continuando a emergere grazie ai cosiddetti “Monsanto Papers” e lo scandalo del “copia-incolla”, relativo a parti del rapporto dell’Efsa sui rischi dell’uso del glifosato copiate dalla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione di Monsanto.

Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, afferma: “Il voto di oggi rappresenta una decisione politica che va contro i cittadini, una decisione che non ha tenuto conto dell'indirizzo del Parlamento e che antepone il profitto alla sostenibilità e alla salute dell'ambiente e delle persone. Sono decisioni di questo tipo che allontanano i cittadini dall'Europa”. Gli fa eco Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia: “Una tragedia. Ci ritroveremo tra 5 anni a contare i danni del glifosato, in un contesto peggiorato dalle condizioni climatiche. La Commissione Europea le ha provate tutte per raggiungere il risultato del voto di oggi: si è partiti dalla proposta di un rinnovo di 10 anni, che poi è passato a 7 e infine è arrivato a 5. Un comportamento che è servito a spingere gli astenuti a votare a favore del rinnovo. Ma si tratta di un compromesso esclusivamente politico, raggiunto sulla pelle dei cittadini. Perché se il rischio per la salute esiste non è riducendo i tempi del suo utilizzo che lo si elimina. L'uso del glifosato andava fermato subito, non ha alcun senso il rinnovo di altri 5 anni: così si ignora completamente il principio di precauzione”.

Hanno votato a favore: Bulgaria, Rep. Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Spagna, Lettonia, Lituania, Ungheria, Olanda, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Regno Unito.

Hanno votato contro: Belgio, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Austria.

Astenuti: Portogallo

C.d.G.