(Claudio Sadler e Roberto Toro)
di Francesca Landolina, Taormina
Les étoiles de la gastronomie, la rassegna che celebra la cucina italiana d’eccellenza, si chiude al Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina con la cena a quattro mani dell’executive chef Roberto Toro e dello chef due stelle Michelin Claudio Sadler.
La serata è perfetta, nella terrazza di uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia, che ancora ad ottobre regala un clima di fine estate. Nella famosa cornice del Timeo, abbastanza vicini all'Etna, con vista sulla baia di Naxos, vanno in scena i piatti in un alternarsi di sapori lombardi e siciliani, dietro la direzione artistica dei due chef. “Il menù della serata è un gioco di armonie, un incontro tra due regioni – afferma Sadler – Ci siamo alternati nei piatti con rimandi siciliani e lombardi. Dalla mia terra porto il filetto di storione in carpione con polenta di Storo, il raviolo farcito di cavolfiore, al tuorlo d’uovo in olio cottura, bagna cauda e tartufo e il filetto di vitello cotto a bassa temperatura con funghi trombetta e crema di patate nocciolate. Le materie prime arrivano dalla mia Milano, ma il menù ha un filo conduttore, l’armonia. Non ci sono eccessi, solo equilibrio e dialogo di sapori”.
E al dialogo risponde la Sicilia con i piatti di Roberto Toro che omaggiano l’isola con estrema eleganza. Si degustano aragosta al vapore su crocchetta di foie gras e spuma di patata, cuore di merluzzo carbonaro su purea di castagne e porri, per concludere con una rivisitazione del tradizionale tiramisù, denominato caffè da fine pasto.
Un esperimento riuscito che ci porta a chiedere quale sia il segreto che rende inconfondibile la cucina italiana d’eccellenza. “La sua ricchezza – afferma Sadler – Tanti prodotti, da Nord a Sud. In Sicilia poi, trovo sempre grandi opportunità e prodotti forse un po’ dimenticati che noi chef recuperiamo, insieme ai sentimenti di un tempo, troppo spesso trascurati. La missione è trasformare le nostre radici con eleganza, con l’attenzione, leggerezza. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno”.
Dello stesso parere lo chef di casa. “La cucina italiana regala emozioni. Per me è un onore cucinare con Sadler e omaggiare la mia terra, con le sue tradizioni”. Parola d’ordine quest’ultima anche nell’alta cucina dunque. “La cucina di tradizione è semplice, seppur elaborata a volte, ma se si riesce a snellire, togliendo con arte, diventa estremamente elegante, magari con piccoli accorgimenti, con riduzione di grassi e attenzione nelle cotture. Ecco, questa cucina nel mondo meraviglia”, conclude Sadler. Ai piatti sono stati abbinati gli champagne di Steinbruck.
LE FOTO DEI PIATTI
(L'aragosta)
(Storione)
(Il merluzzo)
(Il raviolo)
(Il vitello)
(Il dolce)