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Scenari

Lotta agli sprechi alimentari, al Blue Sea Land un protocollo con il Distretto della Pesca

01 Ottobre 2017
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di Francesca Landolina

C'è una firma importante che è stata apposta nel corso dell'evento Blue Sea Land che si è tenuta a Mazara del Vallo in provincia di Trapani.

Un impegno siglato dalle aziende riunite nel Distretto della Pesca e Crescita Blu con la Fondazione Banco Alimentare contro gli sprechi alimentari. All’iniziativa hanno aderito anche i Rotary Club Palermo Est e Mazara del Vallo. Obiettivo è quello di promuovere azioni virtuose di recupero e distribuzione delle eccedenze lungo tutta la filiera del pescato. E il progetto non interessa solo il pesce sequestrato, ma anche gli scarti di produzione che forse non saranno commerciabili, ma sono perfettamente commestibili. 

“Finalmente – afferma Cecilia Canepa, del Banco Alimentare – si potranno recuperare le eccedenze di pescato sia sequestrato che destinato all’eliminazione. Questo pesce verrà recuperato e donato agli enti caritativi che operano su territorio”. E in Sicilia lo spreco alimentare c'è, come dice Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Pesca Mediterranea della Regione Siciliana: “Solo nell’agroalimentare in Sicilia, si producono 4 miliardi di euro di prodotti, ma i siciliani consumano cibo per  8 miliardi, quindi l’Isola importa quasi la metà di ciò che porta in tavola con uno spreco stimato di almeno il 10 per cento”. Una vera sfida che comincia da Mazara del Vallo per espandersi, a macchia d'olio, in tutta l'area del Mediterraneo e in Europa: “La sfida che parte da Blue Sea Land – dice Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu – sarà guardare all’Africa e dare all’artigianalità della pesca degli operatori del  Mediterraneo la capacità di raggiungere dimensioni industriali, con un occhio alla lotta allo spreco alimentare”.