di Federico Latteri
Cirò è la più importante denominazione calabrese. I suoi vini hanno mostrato a tutto il mondo le potenzialità di un’area del sud Italia ricca di storia e tradizioni, l’Enotria degli antichi Greci.
La Doc si trova lungo la costa ionica nella parte nord orientale della provincia di Crotone e comprende i territori di Cirò, Cirò Marina e in parte quelli di Melissa e Crucoli. Si tratta di una zona costituita da colline alternate a tratti pianeggianti che dal mare si estende verso l’entroterra e che presenta un suolo e un clima particolarmente favorevoli alla coltivazione della vite. Con 2,2 milioni di bottiglie prodotte e 232 ettari di vigneti coltivati Librandi è senza dubbio l’azienda più rappresentativa sia in questo contesto vitivinicolo che nel panorama regionale. Si distingue per una grande qualità diffusa, riuscendo a coniugare tipicità, ottimo livello dei vini e numeri ragguardevoli.
(Raffaele, Paolo, Nicodemo, Teresa e Francesco Librandi)
La famiglia Librandi si occupa di viticoltura da quattro generazioni. Nel 1953 ha inizio l’attività di imbottigliamento in una piccola cantina di Cirò Marina. Da allora ci sono stati continui progressi: acquisizioni di nuovi vigneti, sia all’interno della Doc che nelle vicinanze, utilizzo di attrezzature all’avanguardia e costante crescita sia nel campo agronomico che in quello enologico. Si è sempre creduto molto nel valore del terroir. A tal proposito è bene sottolineare l’impatto positivo delle attività aziendali sul territorio che ha dato il via ad iniziative come la nascita dell’associazione “I Vignaioli del Cirò” che oggi conta 42 soci e ha lo scopo di condividere conoscenze e strategie per uno sviluppo comune. Inoltre permette di dare importanti linee guida ai viticoltori che sono anche conferitori selezionati di cui Librandi si avvale in aggiunta alla propria produzione di uve.
(Un vigneto di Librandi)
La superficie vitata è divisa in sei tenute: Rosaneti, la proprietà più grande con 155 ettari di vigneto e 80 di oliveto, situata a 110 metri di altitudine nei comuni di Rocca di Neto e Casabona, Critone a Strongoli, Ponta Duca Sanfelice, 22 ettari a 80 metri sul livello del mare nella zona collinare storica del Cirò, Pittaffo a Crucoli, 8 ettari nella parte settentrionale della Doc, San Biase nell’entroterra e infine Brisi, un piccolo vigneto di un ettaro e mezzo nell’omonima zona del centro abitato di Cirò Marina. Vengono coltivate varietà autoctone come Gaglioppo, Magliocco, Greco Bianco e Mantonico accanto a vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay e Sauvignon Blanc. Ampia la gamma dei vini: bianchi, rossi e rosati, sia della Doc Cirò che della Doc Melissa che con indicazione geografica tipica Val di Neto, spumanti e un vino dolce.
Il Cirò rosso classico superiore riserva Doc Duca Sanfelice è il vino storico dell’azienda, quello che maggiormente rappresenta il territorio. La sua produzione inizia con la vendemmia 1981. E’ fatto con uve Gaglioppo provenienti da vigneti ad alberello piantati su suolo argilloso-calcareo in località Ponta Duca Sanfelice. Viene affinato in acciaio per tre anni e poi in bottiglia per alcuni mesi. Abbiamo degustato il 2013, un prodotto completo ed equilibrato di ottima bevibilità. Ha un colore rosso rubino leggermente scarico. Segue un naso di giusta intensità con nitidi profumi di frutta matura, ciliegia in particolare, note floreali, cenni speziati e sottobosco.
Al palato presenta buona freschezza, ottima corrispondenza con l’olfatto, armonia, una discreta struttura che non risulta mai eccessiva e un lungo finale. Levigati e ben estratti i tannini. E’ dotato di un profilo abbastanza sobrio, ma nello stesso tempo ha un carattere solare, tipico di un rosso del Sud. Si abbina molto bene a vari piatti della cucina di terra come primi con ragù di vario tipo, arrosti di carni rosse e selvaggina. Ottimo con formaggi semi-stagionati o dal gusto più deciso e con preparazioni a base di funghi provenienti dalla vicina Sila. E’ una bottiglia dal notevole rapporto qualità/prezzo che viene venduta sugli scaffali delle enoteche a 10 euro.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Librandi
Strada statale 106, contrada S. Gennaro
88811 Cirò Marina (Kr)
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Federico Latteri