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L'iniziativa

Lo champagne all’ombra dell’Etna: “Sha” convince. “Appuntamento al prossimo anno”

29 Agosto 2017
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La serata con il tasting di undici maison ha registrato il tutto esaurito. Tanto che Luciano Pennisi ha fatto sapere che l'evento si ripeterà ogni ultima domenica di agosto

Quando a Leonardo e Luciano Pennisi, titolari dello Shalai di Linguaglossa nel catanese vengono delle idee, il risultato sarà sempre eccezionale.

Prendete “Sha” ad esempio. Doveva essere una serata-esperimento, per parlare di champagne ai piedi dell'Etna. Un territorio che entra in un altro territorio. Ebbene la serata è andata oltre le aspettative. Tanto che gli stessi Pennisi hanno annunciato a fine serata che “Sha”, da adesso, sarà un appuntamento costante ogni ultima domenica di agosto. Insomma l'Etna ha risposto alla grandissima al tasting con undici maison accompagnati dai piatti (buonissimi) dello chef stellato del ristorante che si trova all'interno dello Shalai, Giovanni Santoro. Alla serata ha anche preso parte Roberto Beneventano che distribuisce champagne in tutto il mondo. L'atmosfera a Linguaglossa si è subito fatta bella. Saranno stati i tappeti e le luci che hanno trasformato l'ingresso dell'albergo in un angolino tipico di Parigi, oppure la musica del trio jazz ospite ella serata, tutto è andato liscio come l'olio. Compresa la spaghettata preparata da Santoro a mezzanotte, con aglio, olio e peperoncino, distribuita agli irriducibili di “Sha”. Il tasting ha previsto l'assaggio di undici champagne di altrettante maison (De Saint Gall, Billecart-Salmon, Marguet, Louis Roederer, Larmandier-Bernier, Fleury, De Sousa, Jean Vesselle, Steinbruck, Vieille France, Bruno Paillard) accompagnati dai finger preparati da Giovanni Santoro. Tra quelli più apprezzati, il panino con la porchetta della macelleria Pennisi (c'era tra i presenti anche il patron della macelleria Saro Pennisi, ndr), il manzo marinato, senape e topinambur e il fondente di melanzana e datterino in centrifuga.

“Sha” è stato il primo esperimento da queste parti della presenza dello champagna sull'Etna: un territorio unico e tipico che incontra un altro territorio con caratteristiche diverse, ma sempre unico e tipico, vocato principalmente alla produzione di vini rossi, bianchi, rosati e spumanti. La sfida, che a noi pare vinta, era quella di far integrare un territorio come lo champagne, con le sue bollicine, all'interno di un altro territorio vulcanico come l'Etna, con le sue eccellenze enogastronomiche. In degustazione solo Magnum. E la scelta non è casuale. Sono state stappate 105 bottiglie e gli ospiti della serata erano oltre 200. Apprezzatissimo un cocktail a base di champagne di Christian Sciglio del Morgana di Taormina che, insieme a Guido Spinello, ha gestito il bar e preperato decine di combinazioni diverse. “Dire che sono contento è poco – dice Luciano Pennisi – Siamo molto contenti e soddisfatti di come è andata questa manifestazione, di aver registratato il tutto esaurito in pochissimi giorni. Abbiamo visto che da queste parti c'è voglia di champagne. E per questo, da adesso, Sha sarà un evento che ripeteremo ogni anno, magari variando qualche cosina. Ma l'utlima domenica di agosto la dedicheremo sempre alle bollicine francesi. L’idea di portare in una zona naturalmente vocata al vino, le bollicine più famose al mondo che hanno indubbiamente un fascino senza confine, mi pare sia stata vincente”. 

Erano presenti tra gli altri, anche Gae Saccoccio di Natura delle Cose, Alberto Buemi di Bevitori Indipendenti e Francesco Seminara di Soul Salad che hanno contribuito alla riuscita dell'evento. 

C.d.G.

ALCUNE FOTO DELLA SERATA