Ma davvero l'annata 2012 del Brunello di Montalcino è “a cinque stelle”?
Per gli esperti di Decanter non bisogna generalizzare. E la 2012 mostra sia i lati positivi di un'annata calda e secca, che i suoi lati negativi. Le differenze di terroir sono evidenti di vino in vino, anzi da vigneto in vigneto. E così i vini prodotti nelle zone più fresche e ventilate hanno un notevole equilibrio. Quelli fatti nelle zone più calde presentano una forte nota alcolica che non piace proprio a tutti. In ogni caso è un'annata potente. E c'è un'altra certezza: i vini non sono facili da bere adesso. Hanno, però, un lungo invecchiamento che li renderà probabilmente migliori. Per Francesco Baricci, l'annata 2012 non è da cinque stelle: “C'era troppa siccità”, dice il produttore a Decanter. Aggiunge Riccardo Fratton, produttore di San Polo: “E' vero che il 2012 è stato caldo, ma abbiamo avuto pioggia prima della vendemmia che ha rinfrescato i vignet. I vini sono chiusi adesso, ma verranno fuori nel tempo”.
Probabilmente entrambi i produttori hanno ragione. Le caratteristiche dell'annata sono profondità di colore, estratto massiccio e alcol alto. Quando tutto questo si riunisce senza perdere aromi di frutta, il risultato è un grosso “boccone” di Brunello. Le incognite rimangono sulla maturazione dei tannini e dei livelli di acidità. Ma ci sono altri due fattori che hanno fatto la differenza sulla qualità e sull'equilibrio complessivo dei vini: la data di raccolta e il luogo di produzione. A Poggio di Sotto hanno vendemmiato presto, alla fine di agosto, e hanno fatto un vino con alcol al 13,5% in etichetta e un'eleganza che è rara per l'annata. Al contrario Silvio Nardi di Poggio Doria ha vendemmiato tardi, ma ha beneficiato della sua posizione alta e fresca nell'estremo nord-ovest della zona Docg per produrre un Brunello con tannini stretti, maturi e aromi complessi. Il lato negativo del 2012 è che molti vini non dispongono di queste qualità. Gli aromi sono spesso “cotti” e di cuoio, con tannini duri, una bocca molto speziata e un finale piatto. Cambierà qualcosa lasciandoli in cantina? E' una domanda che lascia molti dubbi. Perché molti ricordano l'annata 2006, un'altra annata calda e secca nitura piatta. Che è iniziata male e che non è mai migliorata nel tempo.
ECCO I MIGLIORI BRUNELLO DI MONTALCINO 2012 SECONDO DECANTER
- Fuligni, Brunello di Montalcino 2012
- San Polino, Brunello di Montalcino, Helichrysum 2012
- Tenute Silvio Nardi, Brunello di Montalcino, Vigneto Poggio
- Il Marroneto, Brunello di Montalcino, Madonna delle Grazie
- Salvioni, Brunello di Montalcino 2012
- Gianni Brunelli, Brunello di Montalcino, Le Chiuse di Sotto
- Donatella Cinelli Colombini, Brunello di Montalcino, Prime
- Tenuta Crocedimezzo, Brunello di Montalcino 2012
- Poggio di Sotto, Brunello di Montalcino 2012
- Le Ragnaie, Brunello di Montalcino, Fornace 2012
C.d.G.