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La manifestazione

San Pellegrino Young Chef, ecco i “magnifici 10”: solo uno andrà alla finale mondiale

31 Luglio 2017
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(Prima riga: Manuel Bentivoglio, Vincenzo Dinatale, Carmelo Fiore, Edoardo Fumagalli, Daniele Groppo
Seconda riga: Alberto Lazzoni, Luca Natalini, Alessandro Rapisarda, Antonio Sena, Andrea Vitali)

di Michele Pizzillo

Fra poco più di un mese si conoscerà il nome del finalista italiano all’edizione 2018 del SanPellegrino Young Chef, concorso che coinvolge migliaia di giovani chef in tutto il mondo. 

Tant’è vero che oltre a quella italiana, sono già in corso le fasi finali in altre 20 aree geografiche (Francia,  Germania-Austria, Svizzera, Spagna-Portogallo, Regno Unito – Irlanda, Russia, Paesi Baltici, Europa dell’Est, BeNeLux, Paesi del Mediterraneo, Stati Uniti, Canada, Africa-Medio Oriente, America Centrale- Caraibi, Sud America, Australia-Nuova Zelanda-Isole del Pacifico, Cina, Giappone, Asia Nord orientale, Asia Sud orientale) per selezionare i giovani chef   tra le migliaia di candidature arrivate da 90 paesi, nel mese di giungo 2018, a Milano, si daranno “battaglia” per conquistare l’ambito trofeo della terza edizione di un progetto di scouting che mira ad individuare il migliore giovane chef al mondo. Effettivamente un’occasione unica per incontrare nuovi talenti culinari, condividere idee ed entrare in contatto con differenti culture gastronomiche. 

La sfida tra i dieci finalisti italiani si terrà a Milano il prossimo 11 settembre. Per la gara è stata scelta un’ambientazione che rispetta la vocazione di S.Pellegrino come icona di gusto italiano e marchio di stile e, cioè, il Circolo Marras, all’interno del quale, oltre a uno spazio di gara professionale, ci sarà un originale allestimento curato dall’art director della maison Paolo Bazzani. I dieci finalisti italiani avranno 5 ore di tempo a disposizione per preparare il proprio signature dish e sottoporlo all’assaggio della giuria composta da Cristina Bowerman di Glass Hostaria di Roma, Caterina Ceraudo di Dattilo di Strongoli, Carlo Cracco di Cracco di Milano, Loretta Fanella consulente pasticciera e del Ristorante Borgo San Jacopo di Firenze, Anthony Genovese de Il Pagliaccio di Roma e Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa Ibla. 

(Ciccio Sultano, Cristina Bowerman, Carlo Cracco, Loretta Fanella, Anthony Genovese e Caterina Ceraudo)

I dieci finalisti sono

  • Manuel Bentivoglio, chef dell’Agriturismo Roccamaia a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, con il “Filetto di cinghiale con fave, pecorino e mele caramellate al vino rosso”
  • Vincenzo Dinatale,  sous chef a Il Pellicano dell’Hotel Il Pellicano di Porto Ercole, in provincia di Grosseto, con “Pancia di capretto, cicala di mare “gonfiata” al bergamotto, cilantro, lampascione e mosto cotto di fichi”
  • Carmelo Fiore, sous chef presso Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano, con “Sud Europa – Carrè di agnello farcito con ventresca di tonno rosso sott'olio e cedro calabrese candito”
  • Edoardo Fumagalli, chef de La Locanda del Notaio a Pellio Intelvi, in provincia di Como, con “Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe con insalatina aromatica”
  • Daniele Groppo, chef de partie a Terrazza Danieli dell’Hotel Danieli a Venezia con “Nervetto di vitello marinato e grigliato, radice amara e ristretto di “Go”
  • Alberto Lazzoni, chef de partie al Lux Lucis dell’Hotel Principe a Forte dei Marmi  con “Vantablack Cube, lingua soppressata e tamarindo”
  • Luca Natalini, chef della Taverna di Bacco a Nettuno con “Pigeon 3000 km”
  • Alessandro Salvatore Rapisarda, chef presso Di Gusto a Macerata con “Piccione brasato e insalata – Incontro tra un salmì e un dolceforte”
  • Antonio Sena, sous chef del ristorante Vun del Park Hyatt a Milano con “Lamb..Rusco pop corn & barbabietola”
  • Andrea Vitali, sous chef del ristorante I fontanili a Gallarate, con “Pernice, porri e nocciole”

“Dalla lettura di nomi dei piatti e degli ingredienti emerge un dato significativo – dicono i responsabili del concorso -, i giovani chef hanno deciso di puntare fortemente sui propri territori di origine, utilizzandone ingredienti, ricette e tecniche per dar vita a piatti dal gusto contemporaneo. Si tratta per lo più di secondi piatti a base di carne firmati da giovani che attingono alla tradizione con lo sguardo aperto al futuro”. D’altronde i docenti di Alma, il centro internazionale di educazione e formazione dedicato alla Cucina Italiana, che hanno il compito di selezionare i migliori 10 semifinalisti di ogni regione geografica, lo fanno  sulla base di cinque “Regole d’Oro” che sono:

  • INGREDIENTI: selezionare i migliori ingredienti offerti dal mercato in termini di qualità, freschezza e unicità, per ottenere l’eccellenza in termini di gusto.
  • CAPACITA’: manipolare le materie prime e trasformarle in un piatto che rispetti la loro essenza originaria.
  • GENIO: esplorare prospettive innovative e nuove sfide in relazione alla cultura dell’alta cucina con uno stile personale e contemporaneo, mantenendo sempre un perfetto equilibrio di sapori.
  • BELLEZZA: presentazione del piatto, dando un arricchimento estetico al suo contenuto.
  • MESSAGGIO: comunicare un messaggio chiaro attraverso il proprio lavoro e la propria vision.

I nomi dei 21 finalisti della 3 edizione di San Pellegrino Young Chef si conosceranno a fine dicembre. Mentre il “mentor chef” che affiancherà il concorrente italiano sarà Anthony Genovese, che avrà il compito di affinare il piatto del concorrente preparando al meglio il candidato per la sfida internazionale. Con il gran finale in programma a Milano nel 2018, con il a giugno, con il coinvolgimento di uno straordinario panel di giurati noti come Sette Saggi, costituito da alcuni fra i più celebri chef al mondo chiamati ad esprimersi e a designare il nuovo vincitore del S.Pellegrino Young Chef. 

Ai vincitori del San Pellegrino Young Chef si prospetta, poi, l’opportunità di godere di una visibilità internazionale e di approfittare di un’occasione di crescita professionale grazie anche all’’opportunità di prendere parte a diversi eventi che San Pellegrino organizza annualmente in giro per il mondo, incluso, ma non solo, quelli relativi al concorso Young Chef. Tant’è vero che l’irlandese Mark Moriarty, vincitore della prima edizione, dice che “è un’esperienza che ha significato molto per me e sono profondamente grato per gli effetti positivi che la vittoria ha riservato alla mia carriera. É mio desiderio continuare la mia collaborazione con S.Pellegrino nella ricerca e nella valorizzazione dei migliori talenti della cucina mondiale mettendomi a disposizione in qualità di mentore per le future edizioni del talent”. Nel 2016, invece, ha vinto lo statunitense Mitch Lienhard.